Perché ho aperto un blog di viaggi? Ecco il viaggio che mi ha cambiato la vita

di Selene Scinicariello

Qualche mese fa Monica di In Viaggio con Monica mi ha nominata per partecipare a questa iniziativa ideata da Marco Lovisolo: l’idea mi è piaciuta moltissimo e ho iniziato a riflettere su quanto alcune esperienze siano state fondamentali nella mia decisione di aprire un blog di viaggi. Ci ho messo tempo, ma ora eccomi qui pronta a raccontarti il viaggio che mi ha cambiato la vita… anzi i 3 viaggi che me l’anno cambiata!

 

Il viaggio che mi ha cambiato la vita

Non posso dire che in questi 27 anni ci sia stato solo un viaggio che mi ha cambiato la vita. Le esperienze che ho vissuto con i miei genitori prima e insieme a Stefano dopo mi hanno tutte lasciato qualcosa di unico, capace di farmi crescere e di contribuire a far di me la persona che sono oggi. Per questo ho deciso di raccontartene 3: quei 3 viaggi che mi hanno segnata indelebilmente e che hanno contribuito al percorso che sto intraprendendo come travel blogger.

 

1. New York a 6 anni

A 6 anni ho preso il mio primo volo intercontinentale e insieme ai miei genitori siamo andati negli Stati Uniti a trovare i nostri cugini.

Come potrai ben immaginarti questo è stato il momento che ha dato il via alla mia passione per i viaggi!

Non avevo paura degli aerei, non mi spaventavano le lunghe distanze (da quando avevo 6 mesi facevo 7 ore di macchina durante tutte le festività per andare a Gaeta a trovare mia nonna) e tutto ciò che era nuovo mi affascinava da impazzire.

Ammetto di non ricordarmi tutto di quel viaggio, ero davvero tanto piccola, ma ho impressi nella mente due momenti bellissimi.

Il primo è stato vedere le Torri Gemelle: non mi capacitavo di tanta grandezza! Salirci sopra è stato bellissimo e, come racconto sempre quando mi presento come viaggiatrice, uno dei momenti più belli della mia vita è stato proprio lì, a sei anni, guardando New York dall’alto, urlando: “Mamma, papà, laggiù ci sono le micro – machine!“.

 

Una piccola Selene Scinicariello guarda il panorama dalle Torri Gemelle durante il viaggio che le ha cambiato la vita.

Io a sei anni sulle Torri Gemelle.

 

Il secondo ricordo che ho è la caccia al tesoro organizzata nel giardino della casa dei miei cugini nel Connecticut per Pasqua: lì è come se avessi capito la bellezza della differenza tra le tradizioni. Noi apriamo le uova di cioccolato, loro prima dipingono le uova soda e poi le nascondo in giro… ovviamente in tutto questo c’era anche del cioccolato qua e là!

Questo è stato di certo il primo viaggio che mi ha cambiato la vita!

 

2. La Croazia nei primi anni del 2000

Il secondo viaggio che ricordo sempre con un certo affetto e che sento mi abbia regalato qualcosa di profondo è quello che ho fatto con i miei genitori in Croazia nei primi anni del 2000. In realtà i viaggi in questo Paese sono stati due: la Croazia l’abbiamo girata in lungo e in largo.

Qui ho scoperto la guerra: erano passati pochissimi anni dalla fine del conflitto balcanico e i segni erano ancora molto visibili.

Non mi ricordavo perfettamente le immagini che passavano alla tv anni prima, ma quando ho visto i primi buchi di proiettili sui muri delle case e quando ho incrociato i primi villaggi distrutti ho capito, ho capito che viaggiare non è sempre facile, che a volte la riflessione è obbligatoria. Durante quei giorni ho percepito l’importanza del viaggio inteso come momento di conoscenza ed esperienza. Non solo le cose belle, ma anche quelle brutte e difficili fanno parte della decisione di prendere e andare a visitare un luogo.

Questo viaggio mi ha cambiato la vita perché qui ho incontrato qualcosa di totalmente diverso da quello a cui ero abituata e ho sentito la necessità di informarmi e capire di più. Ora quando vado in giro cerco sempre di immedesimarmi e di eliminare da me ogni forma di pregiudizio.

 

Una giovanissima Selene Scinicariello ai Laghi di Plitvice: foto per il post "Il viaggio che mi ha cambiato la vita".

Io, giovanissima, ai Laghi di Plitvice.

 

3. On the road nei Balcani

Sarà forse “colpa” di quel viaggio in Croazia, non so, ma i Balcani sono rimasti a lungo nel mio cuore e quando ho incontrato Ste ho capito che era arrivato il momento giusto di avventurarci in questi Paesi per scoprirli davvero.

Il primo viaggio on the road nei Balcani è stato nell’estate 2017: abbiamo attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Macedonia. Ho visto luoghi bellissimi, incontrato culture completamente diverse, ho visto povertà, ma soprattutto dignità. A Mostar ho rivisto la guerra, quella tra amici e fratelli, quella che se anche è finita, nei cuori è sempre una ferita.

Nell’estate 2018 abbiamo deciso di ritornare e abbiamo guidato tra Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Bulgaria, Grecia e Albania. Ancora una volta mi sono emozionata, mi sono riscoperta debole, perché anche se pensi di non avere pregiudizi, un po’ ne hai sempre… Avevo timore dei serbi, lo ammetto, ma poi mi sono ricreduta e mi sono innamorata del verde delle loro montagne e dei sorrisi delle signore che vendono la frutta al mercato.

Il secondo viaggio on the road nei Balcani è iniziato con una tragedia, il crollo del Ponte Morandi: per pochi minuti non ci siamo trovati lì, io continuo a dire che un pezzo di focaccia ci ha salvato la vita. Il secondo viaggio nei Balcani, proprio per questa tragedia e per un segno del destino (fortuna, coincidenza, miracolo… chiamalo come vuoi!) mi ha dato modo di riflettere ancora su di me e sul prossimo. Ho sentito la fortuna che abbiamo nel poter viaggiare, nel poter vivere e vedere, l’occasione unica che abbiamo ogni giorno di poter incontrare qualcuno e conoscere la sua storia.

Non so spiegarti esattamente perché, ma queste terre hanno un’energia unica e particolare, che continua a richiamarmi… Non so se ci sarà un terzo viaggio nei Balcani a breve, ma io spero proprio di ritornarci presto!

 

Selene Scinicariello e Stefano a Sarajevo durante uno dei viaggi che le ha cambiato la vita.

Io e Stefano a Sarajevo.

 

Perché ho aperto un blog di viaggi

Ti ho raccontato i viaggi che mi hanno cambiato la vita, ti ho raccontato 3 esperienze indimenticabili e ora voglio spiegarti, brevemente, perché a marzo 2017 ho deciso di aprire un blog di viaggi.

Viaggiare è parte di me, se sto troppo tempo senza farlo sto male, è come se mi mancasse l’aria, come se stessi per soffocare.

Il viaggio è ciò che mi fa sentire viva, che mi dà energia ogni giorno.

Sognare e poi scoprire posti nuovi è per me ossigeno. E queste non sono frasi fatte.

Leggo tanto, guardo un sacco di film, amo studiare, ma il viaggio, non esiste nulla di meglio che viaggiare per conoscere e imparare.

Credo fermamente che viaggiare sia il modo migliore per imparare il rispetto nei confronti dell’altro. Se tutti viaggiassimo il razzismo non esisterebbe. Non parlo per forza di viaggio lunghi in posti lontani, parlo anche di una domenica fuori porta, di una gita al museo, di una scampagnata o della partecipazione ad una sagra.

Quando si esce dalla propria zona comfort, quando si decide di aprire la mente, quello è viaggiare!

Ho aperto Viaggi che mangi perché credo fermamente in questo e ho voglia di trasmettere la mia passione agli altri, mostrare la bellezza che abbiamo intorno, spronare chi non viaggia a farlo e a chi viaggia di farlo ancora di più!

La scelta di aprire un blog di viaggi non è stata molto ragionata, l’ho aperto di impulso in un pomeriggio, ma non tornerei mai indietro, rifarei tutto nello stesso modo e nonostante le difficoltà spero che questo diventi, un giorno, il mio lavoro!

 

“Oh giovani italiani, che avete salute, tempo e denaro, viaggiate, viaggiate senza aspettare l’età della prudenza forzata, degli acciacchi e del rimpianto. Abbandonate il vostro paese durante le umide, le fredde e uggiose giornate di novembre e dicembre, rincorrete il sole che vi fugge, riafferratelo, chè a tanto equivale un viaggio alle terre da mezzogiorno.”

(Enrico Alberto d’Albertis)

 

Il viaggio che mi ha cambiato la vita

L’idea di questo post nasce da Marco Lovisolo e ora dovrei taggare altri travel blogger che abbiano voglia di partecipare.

Per questo chiedo a ELi and Fabi On the Road di raccontarmi il loro viaggio che gli ha cambiato la vita!

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8 commenti

Simona 29 Novembre 2018 - 10:40

Ci sono esperienze che ci segnano, non perché dipenda necessariamente dal luogo in cui le viviamo ma perché secondo me dipende dalle emozioni ad esse collegate. Quando hai parlato del post guerra, mi hai fatto venire la pelle d’oca. E non da meno è stato il racconto dei viaggi nei Balcani e del crollo del ponte. Io ti seguo da un po’ di tempo, forse non da troppo lo ammetto, ma la tua sincerità traspare ad ogni articolo. la tua passione reale è perfettamente tangibile. Oggi ho scoperto che abbiamo in comune molte più cose di quanto immaginassi, quell’impulso nell’aprire il blog, quella necessità di viaggiare che solo chi veramente lo fa per passione può capire e tanti dettagli che a volte non notiamo subito ma che sono lì a fare capolino. Bellissimo racconto!

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Selene Scinicariello 29 Novembre 2018 - 11:20

Simona, che dirti… Grazie!!
Il tuo commento mi riempie di gioia, non solo per i complimenti (che comunque fanno sempre un gran piacere quando ci si impegna in quello che si fa), ma soprattutto perché hai letto davvero questo post, lo hai letto tutto, cercando di capirmi e di ascoltarmi. Quando si scrive si mette in conto che non sempre chi legge ha voglia di ascoltarti, magari ha semplicemente bisogno di informazioni o è spinto da pura curiosità. Grazie di esserti soffermata sulle mie parole, sul mio racconto e sulle mie esperienze.
Viaggiare per me è questo, ascoltare gli altri, ascoltare un luogo…
Questa nostra passione per il viaggio non è sempre facile da spiegare, ma sono convinta che sia uno dei modi migliori per vivere questa nostra vita!

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Claudia 28 Novembre 2018 - 0:47

Splendidi ricordi e splendidi viaggi. Il viaggio che mi ha cambiata è stato sicuramente quello di nozze in Messico, ma tutti quelli fatti da piccola mi hanno sicuramente instillato l’amore per il viaggio!

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Selene Scinicariello 28 Novembre 2018 - 10:32

Che bello il Messico!!
È uno dei miei più grandi sogni!! Sicuramente è un viaggio che cambia la vita… 🙂

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Paola 27 Novembre 2018 - 12:51

Mi è piaciuto molto questo racconto immaginandoti bambina elettrizzata su quel sedile di un aereo che ti portava dall’altra parte del mondo. Avrai avuto occhi pieni di curiosità, gli stessi che ti hanno poi accompagnata durante i tuoi viaggi in Croazia e nei Balcani. E poi come chiudi raccontando del pezzetto di focaccia è emozionante, un abbraccio!

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Selene Scinicariello 27 Novembre 2018 - 13:21

Paola, grazie mille! Grazie di essere passata e di esserti emozionata.
Parlare di sé non è facile, ma ho voluto provarci e sono contenta di essere riuscita almeno un po’ ad entrare nell’animo di chi ha letto.
Grazie ai miei genitori ho avuto la fortuna di scoprire posti incredibili e ora voglio continuare a farlo: è la mia passione e spero diventi un giorno il mio lavoro!

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Monica 22 Novembre 2018 - 23:28

Grazie per aver raccolto il mio invito, e per averci raccontato questi viaggi. Io ho trovato molto bella questa idea di Marco Lovisolo perché ci ha fatto riflettere. Abbiamo questa passione per i viaggi ma bisogna fermarsi un momento per capire da dove è partita. Capisco cos’hai provato in quel viaggio nei Balcani. Anch’io sono stata in Croazia pochi anni dopo la guerra e le tracce di quel terribile conflitto erano ancora così evidenti. Da ogni viaggio si torna diversi ma da questo un po’ di più.

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Selene Scinicariello 23 Novembre 2018 - 17:41

È vero Monica, quello di raccontare il viaggio che mi ha cambiato la vita è stato proprio un ottimo momento di riflessione. Marco ha avuto davvero una bella idea.
Come dici tu, da ogni viaggio si torna cambiati, ma ce n’è sempre qualcuno che ci colpisce un po’ di più!

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