Cosa vuol dire essere Travel Blogger: intervista ad Andrea Petroni di VoloGratis.org

di Selene Scinicariello

Ci abbiamo pensato a lungo. In questo 2020 volevamo inaugurare una nuova rubrica, una sezione del blog capace di ispirare e allo stesso tempo consigliare i nostri lettori. Desideravamo qualcosa di diverso da tutto ciò che avevamo fatto fino a ora. Qualcosa che potesse davvero essere uno stimolo. È così che siamo arrivati a pensare che avremmo dovuto parlare di lavoro. Quel lavoro che troppo spesso in Italia manca, di quel lavoro che fa parte quotidianamente delle nostre vite, che molte volte non ci piace, ci stressa e ci rinchiude in vere e proprie gabbie. Quel lavoro che fa male alla salute, ma che se manca è ancora peggio!

Abbiamo deciso che nel 2020 era arrivato il momento di parlare anche di qualcosa di estraneo ai nostri viaggi. Guardandoci intorno e osservando noi stessi abbiamo trovato l’ispirazione.

Lavoro davvero con passione?

Ti sei mai posto questa domanda?

Viviamo in una società in cui il lavoro occupa la maggior parte del nostro tempo. Passiamo più ore con i colleghi o davanti ai computer piuttosto che con la nostra famiglia. Ore e ore di vita che se ne vanno. E a quanti piace davvero ciò che fanno?

Questa rubrica non vuole essere un invito a lasciare il posto di lavoro per correre dietro a chimere inesistenti. Troppa gente in giro per il web vende illusioni. Noi non saremo mai tra quelli. Questa rubrica sarà semplicemente un invito alla riflessione. Su noi stessi e su quello che facciamo. Una piccola oasi dove ritrovare la voglia di andare avanti quando tutto sembra nero e un angolo di ispirazione per prendere un briciolo di forza in più e affrontare il cambiamento.

Perché lavorare con passione è possibile. Perché scegliere di investire su sé stessi e sulle proprie passioni è sempre un ottimo affare.

Ogni ultimo giorno del mese ti proporremo una nuova intervista a persone che con il loro entusiasmo sono state capaci di trasmetterci la bellezza di ciò che fanno quotidianamente.

Speriamo di cuore che la nostra idea possa piacerti!

 

Andrea Petroni di VoloGratis.org: Professione Travel Blogger

 

La rubrica “Lavorare con passione” inizia con un’intervista ad Andrea Petroni di VoloGratis.org, uno dei più importati travel blogger italiani.

Perché abbiamo scelto di iniziare con Andrea? Perché lui, con il suo blog e il suo lavoro, è sempre stato fonte inesauribile di ispirazione per noi e per Viaggi che mangi.  Da quando abbiamo scelto di buttarci in questa avventura e aprire il nostro blog di viaggi, Andrea è stato per noi un’icona e un “maestro” da cui imparare. Con la sua semplicità e la sua autenticità, ci ha aiutati a capire quale fosse la strada giusta da intraprendere.

Passione, coerenza, “piedi per terra” e tanto, tantissimo lavoro, sono i mantra che ci accompagnano ogni giorno anche grazie a lui.

Abbiamo scelto di iniziare da Andrea Petroni di VoloGratis.org per fare un piccolo omaggio al nostro blog e per ricordare a noi stessi il percorso che abbiamo scelto di fare, ricco di ostacoli, ma incredibilmente stimolante!

Allora, partiamo con l’intervista!

 

1. Ciao Andrea! Iniziamo. Da quanto fai questo lavoro e cosa ti ha spinto fin qui?

 

Ho aperto il blog nel 2009 solo perché mi serviva una bacheca virtuale in cui condividere le mie esperienze di viaggio e le offerte che scovavo sul web solo con una ristretta cerchia di amici. All’epoca non esisteva whatsapp e non si potevano creare gruppi, e stanco di fare il giro di telefonate e di sms mi serviva un qualcosa per informare tutti con un solo clic, senza alcuna idea e voglia di trasformarlo poi in un lavoro, solo per puro piacere. Dopo pochi mesi il blog uscì dalla nicchia degli amici e nel 2012 era già seguitissimo. A settembre del 2012 fui addirittura chiamato da m2o radio (gruppo GEDI di cui fanno parte anche Radio Capital e Radio Deejay) a tenere una rubrica settimanale dedicata ai viaggi. L’avventura è durata fino al marzo del 2019 e poi mi sono spostato su Radio Capital, con qualche passaggio anche su Radio Deejay e sulla RAI.

È però diventato il mio lavoro full time solo a seguito del licenziamento del settembre 2015. Ho lavorato per 12 anni presso un istituto finanziario e quando è capitato il fattaccio ho provato a trasformare definitivamente la mia passione per i viaggi in un lavoro.

 
 
 
 
 
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2. Quanta passione, tempo e impegno sono necessari per fare quello fai?

 

Tantissimo, al punto che oramai non so più dove finisce il lavoro e inizia la mia vita. Sono talmente intrecciati che lavoro e vita coincidono. Io lavoro tutti i giorni per almeno 14 ore, mi concedo giusto una mezza giornata libera il sabato e la domenica. Un buon 75% del mio tempo lo dedico alla scrittura di articoli (o come si chiamano in gergo post) sul blog, e per il restante 25% sui social. Quando ritorno da un viaggio dedico molto tempo anche al montaggio video.

Oltre al lavoro dedico del tempo anche allo studio e all’aggiornamento, fondamentale per questo tipo di lavoro che si evolve e si modifica giorno dopo giorno.

La passione è fondamentale. Non si può fare questo tipo di lavoro senza passione.

 

3. Quanto è stato difficile il tuo percorso? Oggi VoloGratis.org è molto conosciuto dentro e fuori dal web, ma prima di arrivare fin qui com’è stato spiegare ad amici e famiglia quello che stavi facendo?

 

Ripensando a quando ho aperto il blog il percorso non è stato poi così complicato. Per me era solo una passione, una valvola di sfogo, e quando fai una cosa con passione e senza stress tutto diventa più semplice. Da quando invece è diventato il mio lavoro full time le cose sono cambiate. Ogni giorno è una sfida con me stesso e con gli algoritmi dei motori di ricerca e dei social. Dopo il licenziamento è stato difficile spiegare ai miei genitori che non avrei cercato un altro posto fisso da impiegato ma che avrei provato a lavorare con il blog. Ci hanno messo un po’ per capirlo e ora sono felicissimi per la mia scelta. I miei amici credono invece che io sia in eterna vacanza.

 

4. Oggi i social (e soprattutto Instagram) sembrano poter regalare il successo a chiunque. Ci sono ragazzi che vogliono diventare influencer e persone che pur di apparire inventano di essere chi non sono. Cosa ne pensi? Quando hai iniziato tu aprire un blog voleva dire principalmente scrivere sul web, oggi significa lavorare quotidianamente anche sui social: questo è un bene o un male?

 

Purtroppo non è colpa dei social ma di chi come “noi” fa apparire tutto semplice, distorcendo spesso anche la realtà. Su Instagram si è portati a mostrare solo il bello, assistiamo quotidianamente a un’esaltazione del proprio ego che viene soddisfatta dal like. È un social bellissimo ma secondo me gli è stata data troppa importanza e questo ha causato la corsa di molti all’acquisto di fake followers, alla moltiplicazione dei gruppi di scambio like e commenti (i pod) e all’utilizzo smodato dei Bot.

Quando ho aperto il blog si era da poco affacciato Facebook. Ho vissuto tutte le fasi social. Inizialmente se non avevi tanti follower su Facebook non venivi considerato dai brand, poi ci fu Twitter e si veniva valutati in base al numero dei seguaci. Ci fu per un breve periodo Snapchat e poi Instagram. Ora è uscito TikTok. I social seguono la moda ed è pericolosissimo basare la propria attività lavorativa solo sui social network.

I social sono però importanti per un travel blogger (ma non fondamentali come ci vuole far credere chi lavora solo sui social). Servono per fare personal branding e per far circolare i propri contenuti su altre piattaforme. Nel settore travel il social ispira, ma la finalizzazione dell’acquisto di un viaggio passa per le ricerche su Google in cui si trovano articoli di blog, magazine, quotidiani con approfondimenti e link… Sfido chiunque ad aver acquistato un viaggio immediatamente dopo aver visto una foto su Instagram. Quello può avvenire con la moda, con il beauty, ma non per il viaggio.

 
 
 
 
 
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5. Quanto è importante il rapporto e la collaborazione con i colleghi nel tuo lavoro?

 

Sarò forse impopolare: è importante ma non fondamentale. È bello tenere buoni rapporti con tutti (questo però vale in generale nella vita) ma è difficile poi collaborare insieme sullo stesso progetto. Questo per vari motivi che riguardano soprattutto la nicchia di appartenenza, gli impegni personali e le distanze.

Io sono per la collaborazione, per lo scambio di esperienze e delle competenze. Ho infatti aperto su Facebook il gruppo Professione Travel Blogger in cui i travel blogger possono unire le proprie forze per crescere insieme.

 

6. Hai scritto un libro (che tra l’altro abbiamo letto e trovato molto utile) e al suo interno hai dispensato consigli a chi vuole intraprendere la strada del travel blogger e alle aziende che vogliono iniziare a collaborare con questa figura. Pensi (e speri) che Professione Travel Blogger possa influenzare il panorama del settore travel blogging in Italia? Quanto è stato scritto per i blogger e quanto per le aziende?

 

Io spero che questo libro faccia soprattutto luce sulla mole di lavoro che si nasconde dietro a un blog di successo. Non basta una bella foto su Instagram per diventare travel blogger. Il mio libro giunto alla seconda edizione è un vero e proprio manuale che aiuta nella creazione e nella corretta gestione di un blog, che spiega come scrivere per il web utilizzando le tecniche SEO, come gestire al meglio i social network e come creare contenuti vincenti, come fare le sponsorizzazioni, come realizzare ottimi video per YouTube, come approcciarsi alle aziende e come guadagnarci. C’è poi tanto altro tra cui interventi di grossi esperti di web marketing che approfondiscono alcune tematiche.

È un libro scritto sia per i blogger che per le aziende, soprattutto la seconda edizione uscita qualche mese fa, completamente rinnovata e approfondita.

 

 

7. Se ti chiedessimo di immaginarti tra 5 anni, come ti vedresti? Hai in mente nuovi progetti?

 

Ho imparato a vivere giorno dopo giorno senza fare progetti a lungo termine. Le soddisfazioni e le gioie (anche e soprattutto nella vita) le ho avute in maniera del tutto inaspettata e senza programmazione. Tra 5 anni mi vedo ancora con la valigia in mano, in giro per il mondo insieme a mio figlio Nicholas e a mia moglie Valentina.

 
 
 
 
 
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8.  Prima di salutarti vogliamo toglierci due curiosità e, magari, regalare ai lettori di Viaggi che mangi qualche spunto per i prossimi viaggi… Ci racconti qual è stato il viaggio più bello che hai fatto? Quello che porti sempre con te nel cuore, magari perché è legato a qualcosa di romantico, divertente o inaspettato?

 

Ogni viaggio mi ha regalato forti emozioni ma se proprio devo scegliere…A Dubai ho sentito muoversi per la prima volta mio figlio nella pancia di Valentina (era quasi al sesto mese di gravidanza): un’emozione fortissima che mi commuove ogni volta che la ricordo, come in questo momento.

 

10. Per quanto riguarda il cibo, invece, qual è la cosa più strana che hai assaggiato? E quella più buona, di cui ancora puoi ricordare il sapore ogni volta che ci pensi?

Io amo follemente la cucina greca e quella messicana. In Messico vado pazzo per i Tacos al Pastor, e in Grecia per il Píta Gýros. La cosa più strana? Lo squalo putrefatto in Islanda.

 

Grazie di cuore, Andrea, per il tempo che ci hai voluto dedicare: per noi è stato un grandissimo onore poterti ospitare sul nostro blog!

 

Speriamo che questa intervista ad Andrea Petroni di VoloGratis.org ti abbia aiutato a capire esattamente chi è e cosa fa un Travel Blogger, ma soprattutto che sia stata capace di mostrarti come a volte i casi della vita possano essere solo uno stimolo in più ad andare avanti. Andrea nel 2015 perdeva il lavoro, ma con impegno e tanta determinazione è stato capace di trasformare una passione nel suo futuro!

 

Se sei curioso di conoscere meglio Andrea, ecco tutti i riferimenti per seguirlo nei suoi magnifici viaggi!

 

 

Andrea Petroni

VoloGratis.org

Facebook: @vologratis.org

Instagram: @vologratis

Twitter: @vologratis

Pinterest: @vologratis

 

Se anche tu hai deciso di aprire un blog di viaggi, inizia leggendo il libro di Andrea e se pensi possa interessarti dai un’occhiata a questa semplicissima guida che abbiamo preparato per te.

Noi ci rivediamo il prossimo mese con la rubrica “Lavorare con passione“.