Cosa vedere a Padova in due giorni

di Selene Scinicariello

Abbiamo trascorso il ponte pasquale in Veneto e ora ti racconto cosa vedere a Padova in due giorni.

Nonostante la città meriti una visita anche più lunga, provo a darti qualche consiglio per non perderti le attrazioni più significative e più belle di Padova in poco tempo.

 

COSA VEDERE A PADOVA IN DUE GIORNI

 

Un po’ di storia di Padova

Virgilio, nell’Eneide, racconta che Padova fu fondata dal principe troiano Antenore nel 1185 a.C..

Secondo questa tradizione la città veneta sarebbe tra le più antiche della penisola.

Nonostante questa sia una leggenda, molti studi archeologici dimostrano l’antichità di Padova che si sarebbe sviluppata tra il XIII e il XI a.C..

La sua storia la vide protagonista come centro d’eccellenza culturale soprattutto dal Trecento in avanti.

 

 

Padova richiamò studiosi e artisti da tutta Europa.

Fu in questo modo che la città alimentò la sua importanza come centro culturale e di rilievo intellettuale.

Questo valore fu dovuto, in special modo, ai grandi personaggi che passarono di qui nel XIV secolo (tra i quali forse il più importante fu Giotto) e fu legittimato certamente dalla sua Università, tra le più antiche e importanti d’Italia,

Fu proprio la solidità e l’autorevolezza dell’Università a garantire alla città anche una certa indipendenza dal dominio veneziano.

 

Cosa vedere a Padova in due giorni: qualche consiglio

Devo ammettere che sia io che Ste saremmo rimasti a Padova molto di più: questa città ci ha davvero entusiasmati!

Se, però, come noi hai a disposizione solo due giorni il mio consiglio è quello di acquistare la Padova Card.

 

Girovagare per Padova regala scorci davvero caratteristici.

Uno degli scorci più caratteristici di Padova.

 

Visitare la città con la Padova Card

La Padova Card è il modo più comodo per visitare le principali attrazioni della città liberamente, potendo usufruire anche dei mezzi pubblici.

Nel prezzo della Card, infatti, sono inclusi 10 luoghi d’interesse, l’ingresso ridotto a numerosi altri musei e gli autobus.

Noi siamo riusciti, per questioni di orari, a visitare la metà delle attrazioni: l’Oratorio di San Rocco, il Piano Nobile del Caffè Pedrocchi, il Palazzo della Ragione, il Battistero del Duomo e la Cappella degli Scrovegni.

 

 

Tra queste ce ne sono 3  che non puoi assolutamente perdere durante il tuo soggiorno a Padova.

 

Cosa vedere a Padova in due giorni: 3 attrazioni da non perdere incluse nella Padova Card

 

1. Palazzo della Ragione

Questo bellissimo Palazzo, che si affaccia su Piazza delle Erbe, fu eretto nel 1218 e, fino al 1797, fu sede dei tribunali cittadini.

 

Piazza delle Erbe è una delle piazze principali di Padova.

Piazza delle Erbe, Padova.

 

Il piano superiore di questo edificio, chiamato Salòn dai padovani, è occupato da una delle più grandi sale sospese del mondo: lunga 82 metri e larga 27.

Nei primi anni del Trecento venne affidato a Giotto il compito di affrescare le pareti della sala, ma il ciclo fu distrutto da un incendio nel 1420.

Le decorazioni che vediamo oggi sono gli affreschi ripristinati da Nicolo’ Miretto con la collaborazione di Stefano da Ferrara e di altri pittori dell’epoca.

Il ciclo di dipinti è suddiviso in 333 riquadri su tre fasce sovrapposte e il soggetto astrologico rappresenta uno dei rari esempi del genere arrivato fino ai giorni nostri.

 

 

In questo vastissimo Salone sono conservati due oggetti davvero interessanti.

Il primo è la Pietra del Vituperio, su cui i debitori insolventi erano costretti a sedersi per tre volte dopo essere stati spogliati dei vestiti (da qui l’origine dell’espressione “in braghe di tela“).

Il secondo è il cavallo ligneo realizzato da Annibale Capodilista per una giostra e donato alla città di Padova.

Dal 2006 nel Salone del Palazzo della Ragione è custodita anche una copia del pendolo di Foucault.

 

La grandezza di questa sala ti lascerà sicuramente a bocca aperta!

Ricordati che ai lati del Salone ci sono degli schermi interattivi molto interessanti attraverso i quali si può scoprire meglio la storia di questo luogo e soprattutto il significato degli affreschi.

 

2. Battistero del Duomo

La seconda attrazione compresa nella Padova Card che ti consiglio di non perdere è il Battistero del Duomo.

L’interno di questo luogo sacro fu interamente affrescato da Giusto de’ Menabuoi tra il 1375 e il 1378.

Le immagini rappresentano gli episodio più importanti dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Sulla cupola è raffigurato il Paradiso con al centro il Cristo Pantocratore (raffigurazione di Gesù tipica dell’arte bizantina e paleocristiana).

Sarei rimasta lì delle ore intere, ad osservare le scene dipinte dal de’ Menabuoi, se non fosse stato per il rumore e la confusione che regnava sovrana, dimostrando la maleducazione di molti turisti e la superficialità della gestione di un luogo che merita rispetto non solo per la sua sacralità “spirituale”, ma anche artistica.

 

 

3. Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni è il motivo principale del perché la città di Padova meriti assolutamente una visita.

Se ti stai domandando cosa vedere a Padova in due giorni, sappi che questa è davvero una tappa obbligatoria!

L’emozione di ammirare questa incredibile opera di Giotto è pressoché indescrivibile.

Siamo usciti che eravamo un po’ scombussolati (quando si dice sindrome di Stendhal!).

Entrare all’interno della Cappella degli Scrovegni significa trovarsi dinanzi ad una delle opere che ha cambiato la storia d’arte.

Pensare che questo luogo rischiava di andare perso, mi fa venire i brividi. Fortunatamente il restauro del 2001 ha riportato il lavoro di Giotto a splendere, continuando a regalarci questa incredibile emozione.

La famiglia degli Scrovegni, ricca casata della città veneta, fece erigere proprio in questo luogo un palazzo, corredato da una Cappella.

Questa fu dedicata alla Vergine annunziata per volere di Enrico Scrovegni.

Qualcuno ipotizza che l’uomo eresse la Cappella in suffragio dell’anima del padre che un tempo era stato usuraio.

Enrico chiamò ad abbellire l’edificio due tra i più grandi artisti dell’epoca: Giovanni Pisano e Giotto.

Al primo commissionò le 3 statue che si trovano sull’altare, al secondo affidò il compito di decorare la superficie muraria.

 

Cosa vedere a Padova: Statue di Giovanni Pisano sull'altare della Cappella degli Scrovegni.

Statue di Giovanni Pisano sull’altare della Cappella degli Scrovegni a Padova.

 

Giotto raffigurò una serie di storie tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, che invitavano chi entrava nella cappella a meditare sul sacrificio necessario alla salvezza dell’umanità.

Sulle pareti laterali, invece, sono dipinte alcune figure allegoriche: sette Vizi e sette Virtù.

 

 

Il soffitto, infine, lascia a bocca aperta: ci troviamo, infatti, sotto una volta stellata.

Al di sotto sono disposte tre fasce di affreschi a rappresentare la storia della salvezza.

Al suo interno, invece, vediamo alcuni tondi che mostrano la figura di Cristo, degli Evangelisti e dei Profeti.

Quel che stupisce di questa incredibile opera è il tempo in cui è stata ultimata: si parla, più o meno, di due anni!

Lascio a te la riflessione su quanto tutto questo sia stupefacente!

 

 

 

Il costo della Padova Card è di 16 € per 48 ore e 21 € per 72.

Per tutte le altre informazioni e sulle modalità di acquisto ti consiglio di visitare il sito del Turismo della Provincia di Padova cliccando qui.

 

Cosa vedere a Padova in due giorni: le altre attrazioni della città

Le Chiese

Padova è incredibilmente ricca di splendide Chiese. Io te ne consiglio quattro che, secondo me, non devi perderti.

  • Il Duomo: dopo la visita al Battistero non dimenticarti di entrare in questa Chiesa imponente ed austera.
  • La Basilica di Santa Giustina: maestosa Chiesa a Prato della Valle.
  • La Basilica di Sant’Antonio di Padova: è una delle più grandi Chiese del mondo e uno dei Santuari più venerati del mondo cristiano. Qui, infatti, sono custodite le spoglie del Santo e la sua tomba. Nonostante il gran numero di turisti, non dimenticarti di entrare in questa magnifica Chiesa: è davvero un’opera maestosa!
  • La Chiesa degli Eremitani: poco distante dalla Cappella degli Scrovegni c’è questo semplice, ma bellissimo edificio medioevale datato 1264.

 

 

Prato della Valle

Prato della Valle, con i suoi 88 620 m², è la più grande piazza della città ed è la seconda d’Europa, è battuta solo dalla Piazza Rossa di Mosca!

Questo enorme luogo monumentale è caratterizzato da un canale che circonda un’isola verde interna chiamata Isola Memmia in onore del podestà che commissionò i lavori.

Il canale è circondato da una serie di statue che raffigurano uomini del passato.

La storia di questa piazza è davvero molto antica: in epoca romana era sede di un vasto teatro e nel periodo medioevale era utilizzata per giostre e feste pubbliche.

Nonostante per anni fu la sede del mercato, delle assemblee e addirittura delle prediche di Sant’Antonio, la zona era caratterizzata da un ambiente malsano e paludoso.

Nel 1775, Andrea Memmo, patrizio veneziano nominato Provveditore della Serenissima a Padova, decise di valorizzare questo spazio. Bonificò la zona e creò una canalizzazione sotterranea che permetteva alle acque di defluire. In questo modo realizzò uno spazio monumentale di forte impatto visivo.

Oggi a Prato della Valle tutti i giorni viene allestito un mercato.

 

 

L’Orto Botanico

L’Orto Botanico di Padova è il più antico al mondo ad essere rimasto sempre nella sua collocazione originaria.

Fu fondato nel 1545 e si estende su di un’area di circa 2,2 ettari.

Come moltissime strutture del genere, l’Orto Botanico di Padova, nacque per la coltivazione di quelle piante utili a realizzare i “semplici“, delle soluzioni medicinali provenienti esclusivamente dalla natura.

La sua creazione fu fortemente voluta da Francesco Bonafede, professore di Lettura dei Semplici presso l’Università della città, affinché l’apprendimento risultasse più semplice.

L’Orto Botanico di Padova, nel corso del tempo, acquisì sempre più importanza e fu spesso al centro di una fitta rete internazionale di contatti nella cerchia della ricerca scientifica.

Nel 1997 l’Orto Botanico fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Una curiosità: la pianta più antica risale al 1585 ed è conosciuta come la Palma di Goethe perché ispirò allo scrittore una teoria sulla metamorfosi delle piante.

 

 

Il Giardino delle Biodiversità

Nel 2014 è stata inaugurata una nuova zona dell’Orto Botanico di Padova: il Giardino delle Biodiversità.

In una struttura, che sembra uscita dal futuro, sono raccolte più di 1300 specie di piante provenienti da ogni parte del globo.

All’interno di questa enorme “serra” si attraversano diverse tipologie di clima: dal caldo umido delle foreste pluviali, al caldo secco del deserto.

 

 

Come visitare l’Orto Botanico di Padova

La visita all’Orto Botanico di Padova è davvero rilassante e trascorrerai qui dentro, senza accorgertene, sicuramente più tempo di quello che ti eri programmato.

Ammetto che arrivati a Padova non sapevo dell’esistenza di questo luogo e senza Stefano, che dopo aver letto che si trattava dell’Orto Botanico più antico del mondo e che oggi era addirittura Patrimonio Unesco, non ci sarei mai andata.

Ora, però, posso dire che è stata in assoluto una delle cose che più mi è piaciuta della città!

Abbiamo passato più di 3 ore tra piante, fiori e serre, rilassandoci e godendoci il contatto con la natura!

 

 

All’interno del Giardino delle Biodiversità si trova anche un’area attrezzata con dei tavolini: un ottima soluzione per consumare un pranzo al sacco!

Il prezzo del biglietto è di 10 €, ma se hai acquistato la Padova Card hai diritto ad uno sconto e pagherai solamente 5 €.

Un consiglio: all’interno del Giardino delle Biodiversità fa un caldo bestiale, io (deboluccia come sono) ho rischiato di sentirmi male, perciò portatati dell’acqua e se visiti l’Orto Botanico d’inverno, non essere pigro, togliti immediatamente la giacca!

Per altre informazioni sui prezzi e sugli orari, visita il sito ufficiale cliccando qui.

 

Ti lascio il bellissimo video girato da Ste all’interno dell’Orto Botanico di Padova!

 

La Street Art a Padova

Se ti piace la Street Art, a Padova troverai pane per i tuoi denti.

Girovagando per i vicoli della città ci siamo imbattuti spesso in alcuni stupendi murales (alcuni che avevo già visto molte volte su Instagram!).

Tra gli artisti di Padova, abbiamo scoperto che Tony Gallo e Kenny Random sono tra i più famosi e, in effetti, le loro opere sono davvero poetiche.

Qui ho trovato un’interessante mappa della Street Art padovana.

 

 

I Mercati di Padova

Padova è piena zeppa di mercati. Sui banchi della città veneta si trova veramente di tutto: frutta, verdura, carne, pasta fresca, vestiti, scarpe e tanto, tanto altro ancora.

Come sa chi ci segue, amiamo particolarmente i mercati cittadini e quando visitiamo una città cerchiamo sempre di non perdercene uno!

Ti consiglio, allora, i 4 mercati di Padova che ci sono piaciuti particolarmente.

  • Il mercato in Piazza delle Erbe: è quello che ci è piaciuto di più. Oltre ai banchi nella piazza, sotto il Palazzo della Ragione, si aprono due file di botteghe davvero caratteristiche dove troverai pasta fresca, macellerie e gastronomie.
  • Il mercato in Piazza dei Frutti (o della Frutta): la piazza adiacente a quella delle Erbe è stata per secoli il centro commerciale principale della città. Ancora oggi la vita di Padova si concentra in particolar modo in questa zona.
  • Il mercato in Piazza dei Signori: i banchi qui non vendono genere alimentari, ma trovi tutto il resto, dai vestiti ai fiori.
  • Il mercato di Prato della Valle: un mercato enorme, che circonda l’intera piazza. Una passeggiata qui è un ottimo modo per scoprire questa magnifica opera urbanistica.  Qui si trova di tutto: da frutta e verdura, ad articoli per la casa.

Per maggiori informazioni sui mercati di Padova (ce ne sono tantissimi!) e sui loro orari, ti consiglio di consultare l’elenco cliccando qui.

 

 

Cosa mangiare a Padova

È arrivato il momento, dopo averti raccontato cosa fare a Padova in due giorni, di consigliarti cosa mangiare in città.

Partiamo dallo Spritz: se sei a Padova non puoi perderti l’occasione di sederti in bar in una delle due bellissime piazze sotto il Palazzo della Ragione e ordinare uno Spritz accompagnato da qualche tramezzino!

Noi ti consigliamo il Bar Nazionale: Spritz per 3 € e tramezzini strepitosi!

 

cosa mangiare a padova: l'immancabile spritz accompagnato dai tramezzini.

Spritz e tramezzini, Padova.

 

Se hai voglia di un bel piatto di pasta ricordati che qui si mangiano i bigoli, una grossa pasta fresca lunga, originaria di vicenza. Sono buonissimi anche in brodo!

Comprali freschi in una delle botteghe sotto il Palazzo della Ragione e preparali seguendo la ricetta dei bigoli al sugo di acciughe e cipolle.

 

cosa mangiare a Padova: i bigoli.

I bigoli freschi.

 

Hai mai mangiato la carne di cavallo?! Qui ti capiterà di incontrarla spesso.

Fettine, svizzere e sfilacci: hai l’imbarazzo della scelta su come provare questa carne saporitissima e nutriente.

 

cosa mangiare a Padova: la carne di cavallo.

Carne di cavallo cruda.

 

Se hai voglia di pesce, entra in una delle tante gastronomie e assaggia il baccalà mantecato o alla vicentina e le sarde in saor, tutti piatti tipici della tradizione veneta.

Per concludere il pasto non puoi non assaggiare un dolce. Noi ti consigliamo di provare la focaccia.

Noi, da genovesi, ne conoscevamo solo una di focaccia e per di più, salata.

La focaccia veneta, originaria di Treviso, invece è un dolce pasquale semplicissimo. Questo è stato per secoli il dolce dei poveri che aggiungevano all’impasto del pane, qualche uova, burro e zucchero.

Noi abbiamo scoperto questa bontà alcuni giorni prima di partire. Coincidenza vuole che l’Azienda Fraccaro Spumadoro ce ne avesse inviato una da assaggiare.

Ti dico solo che il dolce è durato pochissimo: la sua semplicità, la sua morbidezza e il suo profumo delicato ci ha incantati!

Il nostro consiglio è quello di provare assolutamente la loro focaccia “Carta Verde“!

 

 

Prima di visitare Padova, mi raccomando, leggi l’articolo sulle 5 curiosità su Padova che (forse) non conoscevi, ti divertirai sicuramente a gironzolare per la città per trovare i luoghi di cui ti ho parlato!

 

Intanto ti lascio un breve video che racconta la nostra esperienza in questa magnifica città.

GRAZIE A FRACCARO SPUMADORO S.P.A. PER AVERMI FATTO ASSAGGIARE LA LORO BUONISSIMA FOCACCIA.

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10 commenti

Erika 27 Maggio 2018 - 22:32

Ciao Serene ottima descrizione di Padova davvero. Io ho studiato qui dal 1997 e poi mi sono sposata e quindi sono rimasta qui definitivamente. Una cosa che mi ha sempre detto mio marito è questo detto “ Padova é la città con il caffè senza porte, il Santo senza nome e il prato senza erba” e infatti il Caffè Pedrocchi non aveva le porte. Poi Si dice “ vado al Santo di Padova intendendo la Chiesa di Sant’Antonio. I fini Prato della Valle é una piazza e non un prato erboso”.

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Selene Scinicariello 28 Maggio 2018 - 8:48

Ciao Erika, grazie di essere passata!
Intanto: sei fortunatissima a vivere a Padova! è una città stupenda e viva. Secondo me non ci si annoia mai e c’è sempre qualcosa da scoprire!
A noi la prossima volta piacerebbe moltissimo visitarne anche i dintorni: la zona dei Colli Euganei mi ispira moltissimo.
Sai che questa curiosità, durante il nostro weekend l’abbiamo scoperta anche noi?!
Infatti prossimamente mi piacerebbe scrivere un post proprio sulle “curiosità” di Padova, spero che tornerai per leggerlo! Aspetto la tua opinione! 🙂
Grazie ancora di essere passata!

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Bruna Athena 14 Maggio 2018 - 20:46

Molto carina Padova; siamo rimasti solo una notte, per cui abbiamo visto poco, ma non abbiamo potuto rinunciare alla Cappella Scrovegni! La prossima volta ci ritorno di nuovo!

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Selene Scinicariello 15 Maggio 2018 - 8:55

La Cappella degli Scrovegni è spettacolare: un’opera senza paragoni. Saremmo rimasti ore ad ammirare gli affreschi!
Quando tornerai a Padova non perderti l’Orto Botanico, merita davvero.
A noi è piaciuta moltissimo come città e sono certa che ritorneremo: è una città viva e vissuta. La prossima volta vogliamo visitare la zona dei Colli Euganei!
Grazie mille di essere passata Bruna!

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Katja 20 Aprile 2018 - 11:18

A Padova ci ritorno sempre volentieri: pensa che il giardino botanico l’ho visto in pieno inverno … devo ritornarci con la bella stagione.

Un’altra chicca: consiglio il Museo Precinema che si trova a Prato della Valle.

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Selene Scinicariello 20 Aprile 2018 - 12:44

Sì, Padova è stupenda! Sicuramente il Giardino Botanico merita una seconda visita con la bella stagione, anche se a Pasqua ancora non era pieno di fiori… Purtroppo il caldo sta arrivando solo adesso e anche le piante stanno “impazzendo”! 😉
Grazie del consiglio: segnato per la prossima visita, anche perché adoriamo il cinema!

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Giovy Malfiori 19 Aprile 2018 - 8:45

Padova per me è sinonimo di università e mi riporta ai miei vent’anni. Ci sono tornata recentemente, proprio per visitare l’Orto Botanico ed è risbocciata dentro il mio cuore.

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Selene Scinicariello 19 Aprile 2018 - 9:02

Che fortuna che hai avuto anche tu a studiare qui! Dev’essere un ambiente davvero vivo e stimolante!
Quei pochi giorni che abbiamo trascorso a Padova ci hanno solo lasciato il desiderio di tornarci per scoprirla di più,anche nei suoi angoli meno turistici.
L’Orto Botanico, per me, è stata una vera e propria sorpresa e sono felicissima che Stefano abbia insistito per andarci. Sarei rimasta lì tutto il giorno: è un luogo davvero rilassante (nonostante il caldo infernale del Giardino delle Biodiversità!).

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Martina 18 Aprile 2018 - 18:21

Ho studiato a Padova, è una bellissima città. L’ho scoperta pian piano negli anni universitari, e non posso che confermare il tuo itinerario compreso il suggerimento culinario di tramezzino e spritz al Nazionale!

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Selene Scinicariello 19 Aprile 2018 - 8:19

Grazie Martina di essere passata e soprattutto grazie di aver confermato l’itinerario! 😉
Siamo stati troppo poco in questa bellissima città e speriamo con il cuore di tornare il prima possibile.
Sei stata davvero fortunatissima a studiare qui, deve essere un ambiente davvero ricco ed interessante!
E poi diciamolo… concludere una giornata all’Università con uno spritz è il massimo!! 😉

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