Cosa vedere a San Severo e dintorni: viaggio nell’Alto Tavoliere

di Selene Scinicariello

Ci sono luoghi che si attaccano addosso e non ti lasciano più. Si tratta di posti che per una qualche ragione scatenano in noi emozioni e sensazioni spesso inspiegabili che ci portano a stare bene e, una volta a casa, a ricordarli con un po’ di nostalgia.

Può capitare con luoghi che si sognavano fin da bambini complici la TV o le fotografie viste su qualche rivista oppure con luoghi nuovi, poco conosciuti, che ci stupiscono e meravigliano con forza inaspettata.

A me, personalmente, è capitato un paio di volte e quasi sempre con luoghi che avevo erroneamente sottovalutato.

È il caso, ad esempio, di Foggia e dei suoi dintorni.

Ho visitato per la prima volta questa città e alcuni dei luoghi nelle vicinanze durante un Press Tour e ho scoperto, anche e soprattutto grazie alle persone che hanno saputo guidarmi e raccontarmi ogni angolo in maniera sentita e appassionata, una zona d’Italia autentica e verace, a tratti ruvida e a volte amara, ma sempre accogliente.

Tempo dopo ho scelto di ritornare in zona con Stefano e di nuovo ho lasciato lì, tra le braccia del vento caldo che accarezza il Tavoliere, un altro pezzetto del mio cuore.

Dopo quasi un anno, grazie all’invito del Comune di San Severo e di Daunia Press Tour, sono tornata ancora una volta in provincia di Foggia e oggi posso mostrarti un angolo nuovo di una Puglia lontana da ogni stereotipo.

Di seguito, infatti, ti racconterò cosa vedere a San Severo e dintorni: ti parlerò di un paesaggio fatto di messi e campi sconfinati, di una brezza che profuma di terra e pomodori e di una città di cui il visitatore attento sarà capace di cogliere la straordinarietà spingendo il proprio sguardo verso il cielo e i propri passi addirittura sotto terra.

 

Cosa vedere a San Severo tra campanili e cantine ipogee

 

Porta d’ingresso per il Gargano e importantissimo centro sulla rete viaria dell’Alto Tavoliere, San Severo è una città che nel corso della storia è cambiata e si è trasformata: a volte per scelta, altre per forza di cose.

La leggenda racconta che fu Diomede, reduce dalla guerra di Troia, a fondare la città con il nome di Castel Drione. Il nome attuale, sempre secondo la leggenda, le fu dato solamente nel 536 da San Lorenzo Maiorano che glielo impose in onore del governatore Severo da lui convertito.

La realtà, però, è che il toponimo San Severo deriva dall’antico nome del borgo: Castellum Sancti Severini. Il nucleo dell’abitato, infatti, si sviluppa intorno alla Chiesa dedicata a San Severino Abate.

Nel corso dei secoli, grazie alla sua posizione, la città seppe sfruttare questa sua fortuna per imporsi come centro nevralgico per i commerci.

Da Federico II ai di Sangro, la città nei secoli continuò a crescere e a svilupparsi fino al terribile terremoto del 30 Luglio 1627 che la rase quasi completamente al suolo.

Nonostante una lenta ricostruzione, nel Settecento San Severo tornò a risplendere acquisendo un volto nuovo legato all’estetica barocca.

San Severo, comunque, è da sempre una città a vocazione contadina: uomo e terra hanno sempre condiviso un legame indissolubile.

La sua posizione al centro dell’Alto Tavoliere non ha solamente favorito che la tradizione agricola perdurasse nel tempo, ma ha anche regalato alla città una magnifica cornice: San Severo si trova all’interno di un vero e proprio mosaico fatto di campi di grano, oliveti, pascoli e vigneti.

Visitare San Severo, allora, significa immergersi in una città in cui storia e territorio sono tuttora in costante dialogo rendendola viva e frizzante.

Andiamo, però, nel dettaglio: ecco cosa vedere a San Severo.

 

I campanili

 

San Severo viene spesso chiamata “La Città dei Campanili” per le sue numerosissime torri campanarie che svettano nel cielo e sono visibili anche da grande distanza.

I campanili furono fatti costruire dalla borghesia cittadina a seguito del terremoto del 1627 e da allora sono diventati un vero e proprio simbolo della città.

 

cosa vedere san severo: campanili

Uno dei campanili di San Severo.

 

I bulbi con le maioliche verde, gialle e azzurre rappresentano una sorta di faro in mezzo al mare dei campi dell’Alto Tavoliere.

Questi campanili sono il segno di una città che è stata capace di rinascere nonostante tutto e di una popolazione che desidera puntare in alto. Non è un caso, infatti, se San Severo si era candidata a Capitale della Cultura 2022: l’orgoglio e l’ambizione dei sanseveresi è una delle caratteristiche che più mi hanno colpita in positivo durante il soggiorno.

Durante una passeggiata nel centro storico della città, allora, non dimenticarti di alzare lo sguardo!

Tra i campanili più belli ti segnalo quello della Cattedrale, quello Beata Vergine del Soccorso e quello della chiesa matrice di San Severino abate. Quest’ultimo è anche il più alto della città.

 

Le chiese

 

Tra le cose da vedere a San Severo ci sono sicuramente anche le chiese del centro.

 

cosa vedere san severo: chiesa della pietà

Chiesa della Pietà.

 

Tra quelle che ti consiglio di visitare ci sono:

 

  • La Cattedrale di Santa Maria Assunta. Se forse il suo esterno non colpisce particolarmente, è entrando che rimarrai parecchio colpito. La grande navata centrale e lo sfarzoso pulpito barocco ti meraviglieranno sicuramente.

 

  • La Chiesa di San Severino Abate. Questo luogo è il cuore storico e religioso della città, qui infatti si formò il primo nucleo del borgo antico.

 

  • Il Santuario della Madonna del Soccorso. Il Santuario è conosciuto anche come Chiesa di Sant’Agostino. Al suo interno è custodita la statua della Madonna del Soccorso, patrona della città.

 

  • La Chiesa di San Nicola. La caratteristica di questa chiesa è la sua grande facciata incompiuta.

 

  • La Chiesa di Santa Maria della Pietà. Minuscola chiesetta conosciuta in città anche come la Chiesa dei Morti. Da non perdere per i bellissimi marmi dell’altare.

 

  • La Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine. Magnifico esempio dello stile Barocco.

 

Il MAT (Museo dell’Alto Tavoliere)

 

Il Museo dell’Alto Tavoliere è sicuramente una delle tappe da non perdere a San Severo.

Il percorso museale è ospitato all’interno di un antico convento francescano e accompagna il visitatore alla scoperta del territorio attraverso storia, arte, archeologia, natura e tradizioni.

Il museo si compone di una sezione archeologica, di un Lapidarium, una sala dedicata alle produzioni locali di grano, olio e vino e alla pastorizia e una Pinacoteca.

 

cosa vedere san severo: mat - museo alto tavoliere

Museo dell’Alto Tavoliere.

 

Una delle sezioni più interessanti è senza ombra dubbio SPLASH! Archivio Andrea Pazienza: uno spazio completamente dedicato al grande fumettista italiano Andrea Pazienza il cui padre era originario proprio di San Severo.

Qui potrai sfogliare fumetti, giornali e riviste d’epoca e dare un’occhiata alla mostra “Buon Compleanno, Paz!” per la quale numerosi artisti hanno inviato il proprio contributo.

Personalmente ho adorato questa parte di museo che mi ha permesso di riscoprire il genio di un grande artista profondamente legato alla città.

 

Le cattedrali sotterranee del vino

 

Tra i consigli su cosa vedere a San Severo non può assolutamente mancare la visita alle cattedrali sotterranee del vino.

Probabilmente ti starai chiedendo di cosa sto parlando esattamente: si tratta di più o meno grandi cantine ipogee che caratterizzano il sottosuolo sanseverese.

Da sempre questi ambienti sono stati utilizzati come cantine e oggi sono diverse le aziende che hanno scelto di tornare a vivere questi luoghi per la propria produzione di vino.

Durante la tua visita a San Severo, allora, non può mancare una visita in una di queste cantine sotterranee.

 

cosa vedere san severo: cattedrali del vino

Cantina d’Araprì.

 

Sapevi, inoltre, che a San Severo, nel 1968, è nata la prima DOC di Puglia? Rosso, bianco o rosato, il San Severo è un vino che si produce con diverse varietà di uve. Quelle locali sono l’Uva di Troia e il Bombino Bianco.

Tra le cantine da non perdere io ti consiglio D’Araprì, celebre per lo spumante, Pisan Battel e 7 Campanili.

 

Ti consiglio di leggere l’approfondimento sul San Severo DOC per conoscere meglio vini e spumanti della zona!

 

Il Teatro Giuseppe Verdi

 

Infine, anche se non riuscirai ad accedere per partecipare a uno degli spettacoli in programma, raggiungi il Teatro Giuseppe Verdi per ammirarlo almeno dall’esterno.

 

cosa vedere san severo: teatro verdi

Teatro Verdi.

 

Questo fu uno dei primissimi teatro della Puglia e ad oggi è il terzo per dimensioni dopo il Petruzzelli di Bari e il Politeama Greco di Lecce.

 

Cosa vedere nei dintorni di San Severo

 

Visitare San Severo è un’ottima occasione per scoprire la zona dell’Alto Tavoliere e il resto della provincia di Foggia.

Ti lascio qualche consiglio per organizzare un itinerario nei dintorni.

 

Castel Fiorentino

 

A circa 20 minuti da San Severo si trova Castel Fiorentino, luogo di morte di Federico II.

Oggi il sito è composto da alcuni resti che lasciano solo immaginare ciò che poteva essere stato un tempo: si intravede la domus federiciana e le mura della cattedrale.

Pochi anni dopo la morte di Federico II, infatti, la città fu completamente distrutta dalle truppe papali durante gli scontri contro gli Svevi.

Vale la pena raggiungere il Parco Archeologico non solo per la sua rilevanza storica, ma anche per il magnifico panorama sull’Alto Tavoliere.

 

Torremaggiore

 

cosa vedere a san severo e dintorni: torremaggiore

Vicolo di Torremaggiore.

 

Non lontano dal sito di Castel Fiorentino si trova Torremaggiore, un centro particolarmente interessante da visitare.

Dopo aver passeggiato tra i vicoli del centro storico e aver raggiunto Largo Codacchio, uno degli angoli più caratteristici della città, ti suggerisco di visitare il Museo Civico ospitato all’interno dell’imponete Palazzo Ducale.

Il Museo ospita un’interessante sezione archeologica.

Una curiosità: il Palazzo Ducale è il luogo in cui nacque Raimondo Maria di Sangro… quello della Cappella San Severo di Napoli, per intenderci!

Da non perdere, a Torremaggiore, è anche la visita alla Chiesa di Sant’Anna. Al suo interno, infatti, è stato fatto un ritrovamento particolarmente interessante: si tratta del Cristo Bruciato, una statua lignea semi bruciata raffigurante Cristo deposto in una posizione decisamente simile al Cristo Velato della Cappella San Severo di Napoli.

Di quest’opera, delle sue origini e delle sue sorti, si sa poco e niente e, visto il rapporto tra i di Sangro con le città di Torremaggiore e di Napoli, possiamo dire che il mistero si fa interessante…

 

Lago di Lesina

 

cosa vedere san severo e dintrono: lago di lesina

Lesina vista dal lago.

 

Tra i luoghi da vedere vicino a San Severo c’è sicuramente anche il Lago di Lesina, un bacino salmastro di grande pregio naturalistico e faunistico. Qui, infatti, ogni anno si fermano numerosi uccelli migratori durante le loro traversate.

Il lago è separato dal mare da una striscia di terra che viene chiamata Bosco Isola e le sue acque interne sono famose soprattutto per la presenza dell’anguilla che ti consiglio vivamente di assaggiare!

Un’attività imperdibile è un bel giro in barca sul lago. Potresti organizzarlo con Lagobus: Lello saprà sicuramente raccontarti ogni segreto e curiosità sul “suo” lago!

 

lake cafè di lesina

Il Lake Cafè.

 

Il momento migliore per raggiungere il Lago di Lesina? Sicuramente al tramonto: i colori sono spettacolari e in qualsiasi stagione ti lasceranno a bocca aperta!

Per godertelo al meglio, siediti per un aperitivo o una cena al Lake Café.

 

I borghi del Gargano

 

Da San Severo puoi raggiungere il Gargano in circa un’oretta.

Lo sperone d’Italia è famoso non solo per le sue bellissime spiagge, ma anche per alcuni dei borghi più belli di tutta la regione.

Oltre ai classici Peschici e Vieste, affacciati sul mare, io ti suggerisco di dedicare una giornata ad esplorare alcuni borghi meno conosciuti e più insoliti dell’entroterra garganico come Ischitella e Carpino.

 

Foggia

 

immagine di copertina del post cosa vedere a foggia

Scorcio di Foggia.

 

Il capoluogo di provincia dista solo 30 minuti d’auto da San Severo per cui non avrai scuse: dovrai sicuramente fare una passeggiata in città.

Io ti ho suggerito un itinerario per visitare Foggia in un giorno che, secondo me, dovresti seguire per goderti appieno tutto quello che la città ha da offrire.

 

I borghi dei Monti Dauni

 

sant'agata di puglia, uno dei borghi da visitare in provincia di Foggia

Panorama da Sant’Agata di Puglia.

 

Infine, anche i Monti Dauni sono una meta da non sottovalutare: alcuni dei borghi più belli della provincia di Foggia si raggiungono in circa un’oretta di auto.

Da non perdere assolutamente Orsara di Puglia, Bovino e Sant’Agata di Puglia.

 

Mangiare a San Severo e dintorni: qualche indirizzo da segnare

 

Ti ho consigliato cosa vedere a San Severo e dintorni, ma una golosa come me non può astersi dal darti anche una serie di suggerimenti gustosi.

I prodotti tipici pugliesi di Foggia e dintorni sono tanti e tutti ottimi: tra mozzarelle, burrate, caciocavalli, torcinelli, olive, focaccia, insaccati e pasta fresca c’è davvero da leccarsi i baffi!

Segnati questi indirizzi per gustarti del tutto il tuo itinerario a San Severo e dintorni:

 

Osteria dei Santi

Via S. Giuseppe, 16, San Severo

 

L’Osteria dei Santi è un ottimo ristorante nel cuore di San Severo.

Ho assaggiato un ottimo crudo di pesce che ti consiglio di ordinare.

 

Macelleria Braceria l’Italiana

Piazza Nicola Tondi, 32, San Severo

 

carpaccio di maialino alla macelleria braceria l'italiana di san severo

Carpaccio di maialino alla Macelleria Braceria l’Italiana di San Severo.

 

Se sei un appassionato di carne, la Macelleria Braceria l’Italiana è un vero e proprio paradiso.

Hanno anche lo shop online di cui sicuramente approfitterò!

 

Spazio OFF

Piazza S. Francesco, 11, San Severo

 

focaccia pugliese spazio off san severo

Focaccia pugliese allo Spazio Off di San Severo.

 

Un luogo di aggregazione, di cultura e di buon cibo.

Spazio Off è un’oasi di belle idee e di cose belle e buone.

Qui puoi assistere a uno spettacolo teatrale, sederti per un cocktail o accomodarti per un pranzo o una cena.

 

KM 0 – Buono, etico, solidale

Piazza S. Francesco, San Severo

 

Di fianco allo Spazio OFF si trova questa bottega nata dal bellissimo progetto Seminamenti della Cooperativa Attivamente che vede protagonisti alcuni giovani neet.

I ragazzi, dopo un periodo di formazione in aula, hanno iniziato a coltivare prodotti biologici negli orti dell’Ente Morali di Sangro. Oggi è possibile trovarli proprio nella bottega KM 0 – Buono, etico, solidale insieme ad altri prodotti locali nati anche questi da progetti sociali o dall’esperienze di giovani imprenditori che credono nel territorio e nella forza della rete.

 

Ristorante Il Vicoletto

Via G. Garibaldi, 49, Torremaggiore

 

Se vuoi assaggiare alcuni dei più buoni piatti tipici della zona, allora scegli Il Vicoletto di Torre Maggiore.

Da non perdere l’acquasala e il pancotto!

 

Masseria Li Gatti

Strada Provinciale 16, Km 7,00, Torremaggiore

 

mozzarella e formaggi della masseria li gatti

Masseria Li Gatti.

 

Il paradiso della bufala!

La Masseria Li Gatti è il posto giusto dove comprare mozzarelle e dell’ottimo formaggio.

Fermati a fare due chiacchiere con la proprietaria: l’amore e la passione per il suo lavoro mi ha davvero emozionata!

 

Apulia Cocktail Experience

 

Non hanno un indirizzo fisso, Enzo e Anna portano i loro cocktail sempre in giro: seguili sulla pagina Facebook di Apulia Cocktail Experience per sapere quale sarà la loro prossima tappa oppure acquista i loro cocktail in lattina presso la bottega Km 0 – Buono, etico, solidale.

Da non perdere il Ficopolitan: un cocktail con vodka e composta di fichi e zafferano!

 

Se hai intenzione di fermarti qualche giorno a San Severo, dai un’occhiata alle offerte di Booking.com.


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Spero che i miei consiglio su cosa vedere a San Severo e dintorni possano esserti utili e che possano aiutarti a scoprire un volto atipico della Puglia, regione troppo spesso immaginata solo come terra di mare.

 

Grazie al Comune di San Severo e a Daunia Press Tour per avermi dato l’opportunità di conoscere questo angolo magnifico d’Italia.

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