Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna: visita al borgo

di Selene Scinicariello

A Luglio 2019 ho avuto l’onore e la fortuna di partecipare come blogger ospite all’UlisseFest, il festival dedicato al viaggio organizzato da Lonely Planet Italia. Io e Ste abbiamo inviato un breve video in cui raccontavamo in pochissime parole perché amiamo viaggiare ed è così che siamo stati selezionati per The  Blog Experience! I giorni a Rimini insieme a Lonely Planet sono stati intensi e divertenti, ho avuto modo di conoscere nuovi colleghi e di incontrare di nuovo amici blogger che non vedevo da un po’ di tempo e, nel frattempo, ho approfittato per girovagare un po’ per la città romagnola e i suoi dintorni. In questo post voglio raccontarti cosa vedere a Santarcangelo di Romagna, un borgo super romantico a pochi passi da Rimini. Di tutto il resto, ti racconterò più avanti!

 

Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna: visita al borgo e alle sue grotte

 

Come ti dicevo, ho scoperto il borgo di Santarcangelo di Romagna grazie a Lonely Planet Italia durante The Blog Experience @ UlisseFest. Approfittando del Santarcangelo Festival, di cui ti racconterò più avanti, è stata organizzata per i blogger ospiti una visita guidata al borgo.

Non avevo mai sentito parlare di questa piccola cittadina romagnola prima di allora e devo dire che ne sono rimasta davvero molto sorpresa.

Santarcangelo ha due anime: quella moderna e mondana delle grande piazze nella parte più nuova della città e quella tradizionale e silenziosa dei vicoli e delle case colorate nel borgo antico.

La storia passata si mescola nel presente attraverso le salite per arrivare alla Rocca e alle gallerie delle grotte che si nascondono sotto terra.

Le due anime della cittadina si svelano a chi ha voglia di osservare e di ascoltare. Per questo motivo, prima di raccontarti cosa vedere a Santarcangelo, ho deciso di parlarti brevemente della sua storia.

 

cosa vedere a santarcangelo di romagna: il borgo medievale

 

Breve storia di Santarcangelo di Romagna

Santarcangelo ha sempre rivestito una certa importanza data la sua posizione strategica lungo la Via Emilia, la strada che collegava Rimini con Piacenza.

I primi insediamenti risalgono all’epoca romana, poi, con le invasioni barbariche, gli abitanti si spostarono verso il Monte Giove dove ancora oggi sorge il nucleo della cittadina.

Santarcangelo, però, fiorì davvero quando passò sotto l’influenza del dominio della famiglia Malatesta.

Carlo Malatesta, alla fine del 1300, fece erigere la nuova rocca. Questa, all’epoca, meravigliava e stupiva a causa della sua grandezza e della sua spettacolarità!

In questo borgo dell’entroterra di Rimini sono nate personalità che hanno fatto la Storia, artisti incredibili e grandi poeti. Santarcangelo diede i natali a Lorenzo Ganganelli, papa Clemente XIV, colui che abolì l’ordine dei Gesuiti. Qui nacque Guido Cagnacci, grande maestro dell’arte della pittura, e sempre qui veniva alla luce Tonino Guerra, sceneggiatore di uno dei più grandi film di Fellini, Amarcord.

 

Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna

Ti ho raccontato brevemente la sua storia per introdurti a quello che è davvero uno dei borghi più belli dell’Emilia – Romagna. Ora, però, è arrivato il momento di darti i consigli che stavi cercando e dirti cosa vedere a Santarcangelo di Romagna.

 

1. Le Grotte Tufacee

Le Grotte Tufacee di Santarcangelo, in realtà, non sono scavate nel tufo, bensì in una particolare composizione di arenaria, sabbia e argilla. Questo è un luogo davvero suggestivo e una delle tappe da non perdere in città.

Le grotte sono più di 150, si snodano lungo un percorso di quasi 6 km e sono disposte su tre piani. La maggior parte sono private: gli abitanti e alcuni ristoranti di Santarcangelo le usano come cantine.

L’origine di questi ambienti ipogei è ancora un mistero: chi e perché abbia costruito queste cavità sotterranee nel passato non è ancora stato scoperto.

Nicchie, scale, pozzi, corridoi e sale: le grotte di Santarcangelo sono un mondo inaspettato che si snoda al di sotto della superficie.

C’è chi ipotizza che siano sempre state usate come cantine, altri, invece, credono che questi ambienti abbiano avuto un vero e proprio ruolo cultuale. C’è chi parla di grotte paleocristiane, chi suppone che fosse un luogo di culto dei Monaci Basiliani e chi addirittura le fa risalire al culto precristiano del Dio Mitra.

Si è ancora ben lontani dallo scoprire la verità e questo, forse, rende la visita ancor più affascinante.

Quel che è certo, però, è che questi ambienti sotterranei furono di vitale importanza durante la Seconda Guerra Mondiale: qui, infatti, venivano a rifugiarsi gli abitanti della città durante i bombardamenti. Vi restavano per ore, a volte anche per giorni. Stipati e impauriti, mentre la vita scorreva al buio.

 

cosa vedere a santarcangelo di romagna: le grotte tufacee

Interno delle Grotte di Santarcangelo.

 

Come visitare le Grotte di Santarcangelo

La visita alle Grotte di Santarcangelo si effettua solo su prenotazione ed è guidata.

Per maggiori informazioni ti consiglio di visitare la pagina dedicata alle Grotte Tufacee sul sito dello IAT di Santarcangelo.

 

2. Il borgo antico

Se hai deciso di visitare Santarcangelo di Romagna, di certo tra le cose da vedere c’è il Borgo Medievale.

La parte antica della città romagnola è una vera e propria bomboniera: si sale tra vicoli colorati, dove le facciate delle casette basse sono sempre abbellite da vasi di fiori rigogliosi.

 

 

I mattoni rossi delle abitazioni fanno da contorno a piazzette che si aprono negli angoli più impensabili e si affacciano su panorami davvero mozzafiato!

Dal borgo medievale di Santarcangelo si può osservare un panorama pazzesco: tutta la riviera romagnola si estende sotto il tuo sguardo e se aguzzi un po’ la vista, di fronte a te puoi notare l’imponenza della rocca di San Marino.

 

panorama da santarcangelo di romagna su san marino

Panorama da Santarcangelo di Romagna.

 

Come visitare il borgo medievale di Santarcangelo

Il borgo si gira tranquillamente in totale autonomia, ma se sei interessato a una visita guida ti consiglio di contattare lo IAT di Santarcangelo.

 

3. La Rocca Malatestiana

Tra i suggerimenti su cosa vedere a Santarcangelo non può mancare la visita alla Rocca Malatestiana.

Il castello fu fatto costruire nel 1386 da Carlo Malatesta e pare che al suo interno furono assassinati Paolo e Francesca… sì, proprio i due amanti cantati nella Divina Commedia di Dante.

 

cosa vedere a santarcangelo di romagna: rocca malatestiana

Renardo la vulpo [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]

 

Come visitare la Rocca Malatestiana di Santarcangelo

La Rocca Malatestiana oggi è di proprietà privata, ma è visitabile durante specifici orari settimanali.

Anche in questo caso per maggiori informazioni ti rimando alla pagina dedicata alla Rocca Malatestiana sul sito dello IAT, in questo modo potrai controllare gli orari aggiornati.

 

4. La Pieve di San Michele Arcangelo

La Pieve di San Michele Arcangelo è l’edificio di culto più antico della città. Pare che la Chiesa sia stata costruita su un tempio pagano di origini ancor più remote.

La sua struttura ricorda le chiese di Ravenna e quelle bizantine. Al suo interno la parte più interessante è l’antico altare di pietra.

 

cosa vedere a santarcangelo di romagna: pieve di san michele arcangelo

Claudio Mussoni [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]

 

Come visitare la Pieve di San Michele Arcangelo a Santarcangelo

La Chiesa è aperta la domenica dalle 10 alle 11 per la funzione religiosa.

In altri orari è possibile entrare solamente con una visita guidata prenotabile attraverso lo IAT di Santarcangelo.

 

5. Piazza Ganganelli

Piazza Ganganelli è la piazza più grande di Santarcangelo. Qui si trovano due monumenti importanti: l’arco onorario e la Fontana della Pigna.

L’arco è dedicato proprio a Ganganelli, papa Clemente XIV, ma è famoso anche per un motivo un po’ meno “nobile”. A novembre, infatti, qui si svolgeva la Fiera dei Becchi, cioè dei caproni… la parola becchi, però, significa anche “cornuti”! In occasione della festa dell’11 novembre ancora oggi vengono appese all’arco due grosse corna e si dice che se passando sotto l’arco, le corna oscillano… c’è qualcosa di cui parlare a casa!

La Fontana della Pigna, invece, è un’installazione pensata da Tonino Guerra.

 

6. I Musei di Santarcangelo

Nonostante sia piccolina, le cose da vedere a Santarcangelo sono davvero tante. Tra queste ci sono anche una serie di musei interessanti, che purtroppo io non ho avuto il tempo di visitare.

 

 

 

 

salita caratteristica a santarcangelo di romagna

 

Eventi a Santarcangelo di Romagna

Dopo averti suggerito cosa vedere a Santarcangelo di Romagna, ti consiglio due eventi caratteristici a cui potresti partecipare approfittando della visita al bel borgo.

 

Il Santarcangelo Festival

Grazie a Lonely Planet Italia ho avuto l’opportunità di scoprire e soprattutto di partecipare ad uno dei più attesi eventi a Santarcangelo.

Spiegare esattamente cos’è il Santarcangelo Festival non è facile. Dire che è il più antico Festival dedicato alle arti della scena contemporanea è quasi banale. Qui si incontrano artisti provenienti da tutto il mondo. Teatro, danza e performing arts si mescolano tra loro e si confondono nella cornice suggestiva della cittadina romagnola.

Ti ricordi quelle due anime di Santarcangelo di cui ti parlavo all’inizio dell’articolo?! Ecco, il Santarcangelo Festival le rispecchia pienamente. La cornice antica del borgo medievale e della sua storia fa da sfondo a un’arte nuova e innovativa. Le emozioni che ne scaturiscono sono incredibili!

Ciò che stupisce sono sì le opere che vengono messe in scena, ma anche e soprattutto il rapporto che queste intrattengono con lo spazio che le ospita e con il pubblico che le osserva. Arte e realtà diventano un tutt’uno che emoziona e a volte lascia un po’ l’anima in subbuglio.

Un’esperienza davvero imperdibile!

 

La Fiera dei Becchi

La Fiera dei Becchi è un appuntamento le cui origini risalgono ai tempi che furono, quando l’11 novembre, in occasione di San Martino, la piazza diventava un mercato per vendere o acquistare i “becchi“, cioè i caproni.

Pare che oltre a vendere e comprare, gli incontri fossero anche di altro tipo… proprio per questo si è cominciato a parlare della Fiera dei Becchi alludendo al doppio senso!

Ancora oggi durante la festa vengono appese un paio di corna all’arco di Piazza Ganganelli, si dice che se passandoci sotto le corna si muovono la moglie o il marito non la contano giusta… così solo i più coraggiosi decidono di attraversarlo!

 

cosa vedere a santarcangelo di romagna arco in piazza garganelli

Arco in Piazza Garganelli.

 

Storie e leggende di Santarcangelo di Romagna

Su Santarcangelo circolano moltissime storie e leggende. Ho deciso di raccontartene due.

 

La dama bianca

Sono in molti ad averla vista aggirarsi per i vicoli del borgo medievale di Santarcangelo di Romagna.

La dama bianca ha spaventato moltissime generazioni e la guida che ci ha accompagnato in questo tour alla scoperta della cittadina romagnola ci ha confessato che ancora oggi sua nonna non vuole mettere piede alla Rocca.

Per molti lo spirito è il fantasma di Francesca da Polenta, moglie di Gianciotto Malatesta. Come ci racconta anche Dante nella Divina Commedia, Gianciotto uccise la moglie e il fratello Paolo dopo averli sorpresi a letto insieme.

La dama bianca, si dice, vaga alla ricerca del convento in cui la figlia, distrutta dal dolore, si rinchiuse fino alla fine dei suoi giorni.

 

targa a francesca da polenta santarcangelo di romagna

Targa a Francesca da Polenta.

 

La leggenda del Sangiovese

Una leggenda meno cupa è quella legata al Sangiovese, il vino rosso tipico della zona.

Pare che i monaci di Santarcangelo fossero degli ottimi produttori di vino e che durante un banchetto in onore di un illustre ospite questo domandasse il nome del vino servitogli. Fu così che uno dei frati gli diede il nome di Sanguis Jovis, sangue di Giove.

Con il tempo le due parole si unirono e si iniziò a parlare di Sangiovese ed è così che nacque il nome di uno dei vini più celebri d’Italia.

 

targa che ricorda la leggenda del sangiovese santarcangelo di romagna

Targa in ricordo della leggenda del Sangiovese.

 

Come raggiungere Santarcangelo di Romagna

Raggiungere Santarcangelo di Romagna è molto semplice.

Se si è in auto basta uscire al casello autostradale di Rimini nord o sud e proseguire lungo la SS 9 Via Emilia o la SP 136 e SP 14.

Se si opta per il treno, Santarcangelo dispone di una piccola stazione ferroviaria servita da treni regionali lungo la tratta Rimini – Bologna.

Infine la città è collegata a Rimini attraverso l’autobus della Linea 9.

 

Se hai deciso di visitare Santarcangelo di Romagna valuta l’idea di fermarti una notte in questo magnifico borgo. Dai un’occhiata alle proposte di alloggio su Booking.com, il sito che utilizziamo sempre per prenotare le sistemazioni dei nostri viaggi.

 

Booking.com

 

Spero di averti dato qualche suggerimento utile su cosa vedere a Santarcangelo di Romagna. Per qualsiasi dubbio, curiosità o informazione non esitare a contattarmi attraverso il form nella pagina CONTATTI, se sarò capace di aiutarti ne sarò davvero felice!

 

Grazie a Lonely Planet Italia e all’UlisseFest per avermi permesso di visitare Santarcangelo di Romagna.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Lasciaci un commento