Certaldo: il borgo in mattoni rossi della Val d’Elsa

di Selene Scinicariello

A Certaldo eravamo già stati in occasione di un weekend estivo nel Chianti fiorentino.

Questa volta ci siamo tornati grazie all’ospitalità del Camping Panorama del Chianti, che dista solo 20 minuti da questo bel borgo medievale.

 

CERTALDO E LA VAL D’ELSA

Il Borgo si trova al centro della Val d’Elsa, la valle dell’omonimo fiume che versa poi le sue acque nell’Arno.

La Val d’Elsa è un territorio ricco di storia e cultura enogastronomica.

Abitato fin dai tempi degli etruschi, questo territorio divenne fulcro economico e politico di un’ampia area della Toscana grazie alla costruzione della Via Francigena.

Con la conquista da parte dei fiorentini della zona, questa cadrà in un regresso economico e culturale, dettato dallo sfruttamento agricolo del territorio.

 

CERTALDO

Certaldo, come voi forse avete potuto udire, è un castel di Val d’Elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque piccol sia, già di nobili uomini e d’agiati fu abitato; nel quale, per ciò che buona pastura vi trovava, usò un lungo tempo d’andare ogni anno una volta a ricoglier le limosine fatte loro dagli sciocchi un de’frati di santo Antonio, il cui nome era frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volontieri, con ciò sia cosa che quel terreno produca cipolle famose per tutta Toscana. 

Così il Boccaccio raccontava Certaldo nella decima novella della Sesta Giornata del suo celebre Decameron.

La famosa cipolla, che addirittura era stata inserita nello stemma del Comune, probabilmente nel XII secolo, esiste ancora e viene prodotta in due varianti:  la statina, raccolta in estate, di colore viola chiaro, succosa e dolce, e la vernina, raccolta in autunno, di colore rosso e di sapore pungente.

“Per natura sono forte e dolce ancora

e piaccio a chi sta e a chi lavora”

recita il motto dello stemma di Certaldo formato da uno scudo bipartito bianco e rosso dove la cipolla, protagonista, spicca sul campo bianco.

Non solo la cipolla resiste così come una volta, ma anche il borgo è rimasto urbanisticamente intatto dal 1400.

Passeggiare per i suoi vicoletti di mattoni rossi è, perciò, davvero molto affascinante.

certaldo

Certaldo.

IL BORGO ALTO DI CERTALDO

 

LA FUNICOLARE DI CERTALDO

Il Borgo di Certaldo Alta, come ben puoi immaginare, è Zona a Traffico Limitato.

Per arrivarci ricordati di prendere la funicolare!

Non fare come noi che la prima volta abbiamo imboccato Via del Castello a piedi: in discesa può essere fattibile, ma a salire è pesantuccia!

Il biglietto per la funicolare costa 1,50 € per andata e ritorno o 1,30 € per la sola andata.

Il servizio funziona fino alle 19 e le corse vengono effettuate ogni 10 minuti.

 

PASSEGGIARE PER CERTALDO

Quando scendi dalla funicolare, nella Stazione del Borgo Alto, la prima cosa di cui ti accorgi è il panorama. Tutto intorno al paese si stagliano le colline della Val d’Elsa e del Chianti.

Poi ti giri e sono i mattoni rossi a colpirti. Ogni cosa vicino a te ha questo colore.

Le strade pulite, le case addobbate con i fiori, gli scorci sui cortili interni tra le grate in ferro battuto e il Palazzo Pretorio che si staglia laggiù, in fondo a Via Giovanni Boccaccio, creano un’ambiente senza tempo, quasi incantato.

La seconda volta che siamo tornati a Certaldo è stata in occasione della manifestazione enogastronomica Boccaccesca.

Nonostante i banchi non fossero molti, l’evento aiuta a creare ancora più atmosfera all’interno del Borgo Alto di Certaldo.

Il vociare dei venditori, i profumi delle caldarroste e della carne alla brace e le verdure di stagione appoggiate sui muretti di mattoni, si inseriscono appieno nel contesto, riportandoti, senza troppa fatica, ai lontani giorni di cui raccontava il Boccaccio.

boccaccesca certaldo

Loggia esterna al Palazzo Pretorio di Certaldo in occasione di Boccaccesca.

È stato proprio al grido “caldarroste” di un anziano signore robusto, con il suo grembiule al collo e un bicchiere di vino vicino, che sorridendo mi sono voltata verso Ste, chiedendo se anche lui stava immaginando di passeggiare nelle vie di un qualsiasi borgo toscano, in un tempo lontano.

Sicuramente la goliardia toscana non sarebbe stata poi così tanto diversa!

boccaccesca certaldo

Particolari, Boccaccesca.

COSA FARE E COSA VEDERE A CERTALDO

 

1. Casa del Boccaccio.

All’interno dell’edificio, oltre ad un’interessante biblioteca, non è conservato granché.

Quello che ha attirato, però, la mia attenzione sono state quattro scarpe.

Si, avete capito bene: quattro scarpe!

Queste sono state ritrovate a seguito di un bombardamento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale e sarebbero rimaste lì per sempre se non fosse stato per questo. Le scarpe, infatti, si trovavano in un ripostiglio fatto murare per la costruzione di un caminetto.

Ma la cosa ancora più curiosa è che le scarpe, che hanno più di 700 anni, si sono conservate benissimo grazie al calore del fuoco che ha impedito all’umido di distruggerle.

scarpe casa boccaccio certaldo

Scarpe ritrovate nella Casa del Boccaccio.

Osservandole si nota, inoltre, la loro incredibile modernità: le pantofole da uomo sono morbide e flessibili, cucite a mano con una perfezione assoluta. Le scarpe da donna, invece, farebbero invidia alla moda moderna: zeppe di legno alte poco meno di 9 centimetri (altezza massima stabilita dalla legge del buon costume!).

La visita alla casa del Poeta vale la pena anche per la vista spettacolare che si gode dalla terrazza.

panorama casa boccaccio certaldo

Panorama dalla terrazza della Casa del Boccaccio.

 

panorama san gimignano casa del boccaccio certaldo

San Gimignano dalla Casa del Boccaccio.

2. Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo.

In questa piccola chiesetta in stile romanico si trovano le spoglie del Poeta e quelle della Beata Giulia, la cui storia continua ad affascinarmi.

Si racconta, infatti, che la donna visse e morì qui, in una celletta in cui si fece murare.

Da cui si dice che scambiasse ogni giorno cibo con fiori freschi che, misteriosamente, raccoglieva all’interno di quella stanzetta senza vie d’uscita.

 

3. Palazzo Pretorio

palazzo pretorio certaldo

Palazzo Pretorio, Certaldo.

Il Palazzo, nel XV secolo, fu sede di un vicariato della Repubblica fiorentina e ospitò il governo cittadino, il tribunale e le carceri.

L’edificio è conservato molto bene e sulla facciata esterna si notato gli stemmi dei vicari che si sono succeduti qui fino al XVIII secolo.

Qualche spiegazione in più all’interno del museo non guasterebbe per aiutare a capire meglio la storia del luogo: perciò, all’ingresso, ricordatevi di prendere la cartina con le spiegazioni!

All’interno del Palazzo è allestita una piccola sezione archeologica molto interessante. Questa si trova all’interno di una delle stanze che fungevano da carceri e qui è possibile vedere ancora una curiosa scritta sul soffitto.

O come mal la discorresti amico
quando mettesti il piè drento a la soglia poiché
l’uscita non sarà a tua voglia
Giambadia il sa e per questo
te lo dico

Questo Gambadia era un’artista, habitué delle prigioni!

INFORMAZIONI UTILI

Il biglietto per visitare la Casa di Boccaccio e il Palazzo Pretorio costa 4 €.

Da Settembre il Sistema Museale Museo Diffuso Empolese Valdelsa propone un biglietto unico per visitare i musei del territorio ad un prezzo speciale di 15 euro (per i primi tre mesi).

Sul sito del Sistema Museale trovate tutte le informazioni necessarie.

 

Pensando a Game of Thrones a Certaldo

Come per ogni vacanza che si rispetti, abbiamo trovato anche qui due cose che ci hanno di nuovo fatto pensare a Game of Thrones e al “maledetto” Martin.

Oltre allo stemma di Certaldo con la cipolla, che ci ha riportato alla mente quello di Ser Davos Seaworth, guardate sulla volta dell’ingresso del Palazzo Pretorio cosa abbiamo trovato?!

stemmi palazzo pretorio certaldo

Volta dell’ingresso del Palazzo Pretorio di Certaldo. Da notare il leone rampante 😉

Eh, Martin, Martin, Martin 😉

 

UN ULTIMO CONSIGLIO

Se riuscite, fermatevi fino al tramonto: dall’alto del Palazzo Pretorio , Via Giovanni Boccaccio sembrerà brillare grazie ai raggi del sole che si riflettono sui mattoni rossi del paese.

 

DOVE DORMIRE NEI DINTORNI DI CERTALDO

Entrambe le volte che abbiamo visitato Certaldo abbiamo soggiornato al Camping Panorama del Chianti.

La prima volta abbiamo piantato la nostra tenda in una delle loro piazzole.

Per quest’ultimo weekend, invece, siamo stati ospiti delle ragazze del campeggio che ci hanno fatto conoscere le loro Coco Sweet, una vera e propria glamping tent.

Più confortevole di una tenda normale, è composta da due stanze separate ed è dotata di un frigo e di un microonde. Per cucinare le ragazze possono prestarvi le loro piastre o potete scegliere di utilizzare il barbecue vicino alla piscina (noi lo amiamo!).

Il bagno è sempre quello comune del campeggio, ma la comodità delle Coco Sweet sta nella bellezza di avere un letto e potersi accendere una belle stufetta per riscaldare l’ambiente: così si può vivere il campeggio anche in periodi lontani dall’estate!

Non dimenticatevi di provare la loro colazione! 😉

colazione camping panorama del chianti

Colazione al Camping Panorama del Chianti.

 

Per prenotare il vostro soggiorno presso il Camping Panorama del Chianti potete dare un’occhiata anche alle offerte proposte da Booking.com.

 

in collaborazione con Camping Panorama del Chianti.

 

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3 commenti

panannablogdiviaggi 19 Ottobre 2017 - 7:22

Che borgo carinissimo! Lo prenderò senz’altro in considerazione per un weekend!

Reply
selenescinicariello 19 Ottobre 2017 - 7:31

è davvero piccolino e si gira facilmente in poche ore, anche contando i musei, ma non deve assolutamente mancare se trascorri un weekend in Val d’Elsa o nel Chianti fiorentino! 😉

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panannablogdiviaggi 19 Ottobre 2017 - 7:37

Buono a sapersi!

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