Pasta tipica della Sardegna: tipi e formati da assaggiare assolutamente

di Selene Scinicariello

In questo articolo ti consiglieremo 10 formati di pasta tipica della Sardegna da assaggiare assolutamente durante una vacanza da queste parti o, perché no, anche a casa acquistandoli online o nei negozi specializzati.

Sappi, infatti, che se sei un amante dei primi piatti, la Sardegna non ti deluderà: è l’isola che fa per te!

Io, Selene, l’ho scoperto grazie all’invito di Confartigianato Sardegna che mi ha dato modo di entrare in contatto con le specialità tipiche artigianali di Sassari e Olbia, mentre Ste lo aveva già sperimentato in passato durante le sue vacanze sull’isola.

Vediamo, allora, quali sono alcuni dei più golosi formati di pasta tradizionale sarda.

 

1 – Malloreddus

 

malloreddus, pasta tipica sarda. da Popo le Chien, CC0, via Wikimedia Commons

Malloreddus da Popo le Chien, CC0, via Wikimedia Commons.

 

Iniziamo dai malloreddus, uno dei tipi di pasta della Sardegna più diffusi e conosciuti in assoluto sia sull’isola, sia sulla terraferma.

Spesso indicati anche come “gnocchetti sardi”, i malloreddus hanno la forma di piccole conchiglie rigate e si ottengono lavorando semplicemente farina di semola e acqua.

Questo formato di pasta è da sempre quello delle feste e delle occasioni importanti.

I condimenti con cui vengono serviti sono i più svariati.

La ricetta più classica, però, dovrebbe essere quella dei malloreddus alla campidanese che prevede un sugo di pomodoro con salsiccia, zafferano e un’abbondante spolverata di pecorino.

 

2 – Culurgiones

 

culurgiones, pasta tipica sarda da andria, CC BY-SA 2.0 , via Wikimedia Commons

Culurgiones da andria, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

 

I culurgiones sono una pasta ripiena gustosissima che viene preparata con un impasto a base di farina e acqua che, una volta tirato, viene farcito generalmente con patate, pecorino e menta.

I culurgiones sono tipici della zona dell’Ogliastra e oggi sono riconosciuti proprio come prodotto IGP, ma sono comunque molto diffusi anche in tutto il resto dell’isola.

Questa pasta tipica sarda, oltre a essere davvero buonissima, è anche davvero molto, molto bella.

La pasta, infatti, viene lavorata minuziosamente per far sì che questa sorta di raviolo abbia una chiusura particolarissima a forma di spiga.

Generalmente il condimento più diffuso per i culurgiones è un semplice sugo di pomodoro e basilico.

 

3 – Lorighittas

 

Un’altra pasta tipica della Sardegna sono le Lorighittas.

Questo formato è davvero speciale e dimostra ancora una volta la bravura e l’arte dell’artigianato sardo. La pasta, infatti, è simile a dei veri e propri gioielli.

Per preparare le lorighittas si utilizzano solamente farina di semola e acqua.

Dopo aver impastato, bisogna creare dei fili di pasta da attorcigliare a due a due tra le dita così da creare una sorta di treccina. Questa, infine, dev’essere chiusa a formare un anello.

Un tempo questa pasta veniva preparata in occasione della festa di Ognissanti.

Il condimento tradizionale è il sugo con il galletto ruspante o con il maiale.

 

4 – Fregula

 

La fregula è un formato di pasta a forma di piccole palline.

Queste si preparano con farina di semola di grano duro e acqua e si ottengono facendo roteare (e quindi sbriciolando) l’impasto dentro a un grande catino. Successivamente le palline vengono fatte tostare in forno.

L’abbinamento più tipico della fregula è quello con le arselle, ma si presta anche a tanti altri condimenti. Molto buona, ad esempio, è la fregula con pomodoro e pecorino.

 

 

5 – Filindeus

 

filindeu, pasta tipica sarda da Aggrucar, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Filindeu da Aggrucar, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

 

I Filindeus sono un tipo di pasta davvero molto particolare e ormai molto raro.

Con un impasto di semola di grano duro e acqua si ottengono, tirandoli, dei lunghi e sottilissimi fili di pasta che vengono sovrapposti gli uni agli altri su un piano circolare per essere essiccati.

Questa lavorazione viene poi tagliata a pezzi per essere immersa nel brodo di carne di pecora a cui verrà aggiunto un po’ di pecorino a fine cottura.

 

6 – Maccarones de busa

 

I maccarones de busa sono un tipo di maccheroni dalla forma allungata che vengono preparati con il supporto di un ferretto chiamato, appunto, busa (con il buco) perché simile a un ago.

Il condimento varia da zona a zona, ma tra i migliori ci sono il sugo di cinghiale, di carne in generale o un semplice pomodoro e aglio.

 

7 – Alisanzas

 

Le Alisanzas sono una specialità della zona di Oristano che nell’antichità si preparava con gli avanzi della pasta.

Oggi l’impasto di semola di grano duro e acqua viene steso e poi tagliato in strisce irregolari più o meno lunghe con la rotellina dentata.

Generalmente le alisanzas vengono servite con un buon ragù di carne mista.

 

8 – Lunas

 

Un’altra pasta tradizionale sarda sono le Lunas, dei veri e propri dischi di pasta lievitata simili a pizzette.

Le lunas prima si friggono e poi si condiscono con sugo di pomodoro e abbondante pecorino.

Una vera e propria delizia!

 

9 – Su pitzosu

 

Su pitzosu è una pasta tipica sarda a forma di conchiglia che si ottiene piegando su sé stesse una sorta di pennette rigate.

I condimenti sono i più svariati, ma il classico sugo di pomodoro è sicuramente uno dei più comuni.

 

10 – Tallutzas

 

Possiamo dire che le Tallutzas sono una versione sarda delle orecchiette pugliesi.

A differenza delle ultime sono rigate e un po’ più spesse.

L’accoppiamento perfetto è un sugo saporito di carne, ma le tallutzas sono ottime anche in brodo e con i legumi.

 

Non ci resta che augurarti buon appetito!

Speriamo di averti fatto conoscere alcuni formati di pasta tipica della Sardegna che non conoscevi o, almeno, di averti fatto venire un po’ di acquolina in bocca!

Se sei interessato alla tradizione gastronomica della Sardegna, leggi anche il nostro articolo sulla cucina gallurese!

 

 

In copertina Paella di fregola di Jorgehdezalonso, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons.