Ricordo mia nonna ai fornelli: la porta chiusa della cucina, le zeppole che friggevano mentre il pesce grigliava e la scarola che andava lentamente insieme alle fave e ai piselli. Ricordo il profumo del sugo con le polpette e il sapore dei pomodori ripieni. Ricordo e ne ho nostalgia. Il tempo è passato, ma il mio amore per la cucina gaetana è rimasto. Così negli anni l’ho fatta conoscere a Ste attraverso le ricette di mio padre e i piatti dei ristoranti della città. Attraverso questo articolo, allora, voglio farla scoprire anche a te. Ecco qualche consiglio su cosa mangiare a Gaeta assolutamente!
Cosa troverai in questo articolo
Tiella

Tiella di Gaeta.
La regina di Gaeta è lei, la tiella!
Qualcuno la definisce come una torta salata, altri come una pizza rustica ripiena: semplicemente, la tiella è composta da due strati di pasta sottile che vengono farciti e chiusi lungo tutti i bordi. Al suo interno ci si può mettere di tutto e ognuno ha la propria ricetta, ma le farciture più conosciute sono quella di polpi, di alici, di scarola e baccalà e di cipolle.
La tiella si mangia tiepida o fredda ed è un’ottima idea per un pranzo al mare, uno spuntino pomeridiano o una cena veloce.
Credimi, dopo averla assaggiata non ne potrai più fare a meno e vorrai provarne tutte le differenti versioni.
La mia preferita? Quella di polpo, ne mangerei a quintali!
Caniscione
Parente della tiella è il caniscione, una sorta di panzerotto, una mezzaluna ripiena che viene fritta in olio bollente.
Il ripieno può essere lo stesso di quello della tiella, ma lo troverai spesso anche nella versione con formaggio di capra.
Olive nere di Gaeta
Le olive nere di Gaeta ormai sono famosissime, così come quelle della vicina Itri.
Quest’oliva morbida, succulenta e dal colore violaceo è la base di moltissime ricette dei piatti tipici di Gaeta: la troverai nei sughi per condire la pasta, ma anche insieme a scarola e baccalà nella farcitura della tiella.
Se vorrai portare a casa con te qualche barattolo di oliva in salamoia non farai fatica a trovarle in tutte le gastronomie della città, ma io ti consiglio di acquistarle al mercato che si tiene ogni mercoledì.
Puntarelle di Gaeta

Puntarelle tipo quelle di Gaeta.
Michel Chauvet / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)
Tra i prodotti tipici della zona c’è anche la Cicoria di Catalogna Frastagliata, conosciuta più semplicemente come “le puntarelle“. Questa verdura tenera e croccante ha un sapore amarognolo che si apprezza di più se le puntarelle vengono tagliate a listarelle e condite con olio, sale e aceto (anche una acciughina salata ci sta bene!).
Te la consiglio come contorno fresco per accompagnare, magari, una bella frittura di pesce.
Pomodoro Spagnoletta di Gaeta
Il pomodoro è una delle cose che più mi ricorda mia nonna, la campagna e i pomeriggi passati a guardarla lavorare nei campi. Ogni volta che ci penso, mi ritrovo a ricordare quei giorni in cui staccavo i pomodori direttamente dalla pianta e li mangiavo, ancora caldi di sole. Mi sbrodolavo, ne finivo uno e spesso mi ritrovavo a mangiarne un altro. Il sapore dei pomodori appena colti non ha nulla a che vedere con quelli acquistati al supermercato.
Il pomodoro Spagnoletta è tipico di Gaeta e generalmente viene coltivato nella Piana di Sant’Agostino, lì dove anche mia nonna aveva la campagna, a pochi metri da quella che è la spiaggia più lunga della cittadina laziale.
La particolarità di questo pomodoro è il suo sapore sapido, sembra quasi già condito: questo è dovuto dall’acqua salmastra con cui viene annaffiato.
Questo pomodoro è perfetto per le insalate, ma anche per sughi leggeri a base di pesce.
Carciofi e patate in tegame
Carciofi e patate in tegame è un altro dei piatti tipici di Gaeta. La ricetta è semplice e prevede i carciofi tagliati a spicchi e fatti cuocere insieme alla patate per almeno una ventina di minuti. Questo è un buon contorno, soprattutto nel periodo invernale.
Oltre alla versione nel tegame, potrai assaggiare anche una zuppa che ha come base gli stessi ingredienti.
Calamaretti alla votapiatto

Votapiatto di calamarelle.
Tra le specialità gastronomiche di Gaeta, questa è, forse, la mia preferita.
I calamaretti alla votapiatto, per essere cotti nel modo giusto, devono essere preparati seguendo le regole della tradizione: i calamari, che devono essere piccolissimi (a Gaeta vengono chiamati capetroppole), vengono infarinati e posti nella padella (sartana in dialetto) vicinissimi tra loro. Quando il primo lato è cotto sarà necessario girarli proprio come si fa con una frittata. Il termine votapiatto deriva proprio dal gesto che si fa per cuocerle e metterle nel piatto.
Il risultato, alla vista, è davvero simile a una frittata, ma non farti ingannare!
Il piatto di calamari viene spolverato con un po’ di prezzemolo e peperoncino.
Oltre alla votapiatto di calamari potrai trovarne varianti anche con le acciughe.
Liatina (gelatina di maiale)

Gelatina di maiale tipo la Liatina gaetana.
Gmelfi / Public domain
La liatina (o gelatina di maiale) è un piatto tipico di Gaeta del periodo invernale.
Questa è sicuramente una pietanza per palati forti: si prepara con la testa di maiale, i piedini, il gambone, la conserva di pomodoro, i peperoni rossi e il cumino. La carne viene fatta bollire e poi separata dal brodo che viene aggiunto nel piatto a parte. Quando il tutto sarà freddo, il brodo si rapprenderà formando una gelatina intorno alla carne.
Alici salate
Tra i consigli su cosa mangiare a Gaeta non possono mancare le alici salate.
Probabilmente mi dirai che si trovano anche da altre parti, ma credimi se ti dico che queste sono davvero speciali. I pesci utilizzati sono esclusivamente quelli pescati tra l’isola di Ponza e Ventotene all’interno del Golfo di Gaeta.
La pesca delle alici risale a tempi antichissimi, addirittura al periodo dei romani e da sempre le alici salate hanno significato per Gaeta una scorta di salvezza durante le incursioni dei saraceni e durante gli assedi.
In questo prodotto, utilizzato anche per la preparazione di numerosi piatti, c’è tutta la storia della città.
Cime di rapa e parnocchie

Parnocchie o cannocchie.
Squilla_mantis_(l’Ametlla).jpg: Hans Hillewaertderivative work: Greg A L / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)
Questa è una delle ricette che prepariamo spesso anche a casa.
Nonostante le cime di rapa (chiamate broccoletti in molti posti e friariegli a Napoli) e le parnocchie (o cannocchie) abbiano un gusto assolutamente diverso tra loro, il risultato è un piatto gustoso e inaspettato. Il dolce e delicato sapore dei crostacei si sposa alla perfezione con quello leggermente amarognolo delle cime di rapa.
Spaghetti al sugo di parnocchie
Un altro dei piatti tipici di Gaeta da non perdere sono gli spaghetti al sugo di parnocchie. Questo crostaceo è particolarmente diffuso nella cittadina laziale ed è per questo che lo si ritrova in diverse ricette.
Il sugo in questione è davvero molto semplice, ma incredibilmente saporito: oltre alle parnocchie, al suo interno ci sono solo pomodorini, uno spicchio d’aglio e una spolverata di peperoncino.
Zeppole di baccalà
Le zeppole di baccalà sono un piatto da veri golosi!
Queste frittelle sono preparate con piccoli pezzetti di baccalà ricoperti da una pastella composta da farina, lievito, sale e acqua.
Con la stessa pastella si possono friggere anche gli ortaggi: io, ad esempio, amo le zeppole di cavolfiore.
Mia nonna a Capodanno preparava le zeppole dolci con l’uvetta: una sorta di variante delle crespelle di Maenza. Se vuoi saperne di più, non dimenticarti di leggere l’articolo sui dolci natalizi tipici di Gaeta.
Cozze
Infine non dovrai dimenticarti di mangiare le cozze, prodotto così famoso in città tanto che gli è stata dedicata una sagra.
Il modo migliore per gustarle è al verde, con una semplice spruzzata di limone, ma io ti suggerisco anche di assaggiare l’impepata di cozze o la classica zuppa.
Questi sono solo alcuni dei piatti tipici della città: oltre a quelli che ti ho elencato troverai diverse ricette provenienti dalla tradizione napoletana e laziale.
Uno dei consigli che mi sento di darti è quello di assaggiare la mozzarella di bufala: Gaeta dista solo 90 km da Napoli e ancor meno dalla provincia di Caserta dove sono prodotte alcune delle migliori mozzarelle italiane.
Spero che questi consigli possano esserti utili per scegliere cosa mangiare a Gaeta.
Per qualsiasi altra informazione non esitare a contattarmi attraverso il form nella pagina CONTATTI, ma ricordati anche di leggere tutti i suggerimenti che ho preparato per te qui sul blog.