Cucina del Gargano: dove e cosa mangiare a Carpino e dintorni

di Selene Scinicariello

Durante il Press Tour “Il Lago degli Ulivi”, organizzato da Daunia Press Tour in collaborazione con il Comune di Carpino e il Comune di Ischitella, davanti alle tavole imbandite di ogni ben di dio della cucina del Gargano, non mi sono mai tirata indietro e ho assaggiato tutto quello che c’era da assaggiare! Così, dopo averti raccontato cosa vedere sul Gargano in un itinerario fuori dal comune, ora non posso che raccontarti dove e cosa mangiare a Carpino e dintorni!

Buon appetito… ops, buona lettura!

 

Cucina del Gargano: dove e cosa mangiare a Carpino e dintorni

Ti avevo già parlato dei prodotti pugliesi tradizionali dopo la mia esperienza a Ruvo di Puglia, ma come potrai sicuramente immaginare, ogni zona di questa Regione ha le sue tipicità. La cucina del Gargano non fa eccezione e varia moltissimo a seconda della località in cui ci si trova. In questo post ti consiglio soprattutto cosa mangiare a Carpino e dintorni.

 

La cucina del Gargano: cosa mangiare a Carpino e dintorni

Dal salato al dolce, ecco i prodotti della cucina del Gargano che devi assolutamente mangiare a Carpino e dintorni.

 

Le fave di Carpino

La fava di Carpino è presidio Slow Food. Il terreno calcareo e argilloso della zona dona a questo legume un sapore inconfondibile e completamente diverso da quello delle altre varietà.

La fava di Carpino non è solamente un ottimo prodotto, ma una tradizione.

I legumi vengono piantati tra ottobre e novembre, si raccolgono a giugno rigorosamente a mano e si lasciano seccare al sole legati a dei covoni. Dopo un mese si sistemano le fave sul terreno e, con l’aiuto di un cavallo che cammina in moto circolare sui covoni, si separano i legumi dalla paglia con i tradizionali forconi di legno.

Se vieni a Carpino devi assolutamente assaggiare le fave cotte e condite con un po’ di semplice olio, con l’aggiunta di un po’ di cipolla o trasformate in purea.

 

 

I lampascioni

Il lampascione è un prodotto davvero particolare e lo si trova quasi esclusivamente sulle tavole di Puglia e Basilicata. Il bulbo di questa pianta dai fiori colorati è una specie di cipolla amarognola ottima da mettere sott’olio o da aggiungere ad una frittata. Io i lampascioni li adoro sott’olio da mangiare insieme a qualche tarallo!

 

La salicornia

La salicornia è un altro prodotto caratteristico della cucina del Gargano. Questa pianta ,che assomiglia apparentemente all’asparago, cresce sui terreni salmastri e umidi ed è per questo che in Puglia è facile trovarla nei dintorni del Lago di Lesina e di quello di Varano. Il suo gusto è sapido, un po’ amaro e acidulo. Si può mettere sott’olio o far bollire per essere servita con olio, sale e limone.

 

Piatto di salicornia e lampascioni.

Piatto di salicornia e lampascioni.

 

Il caciocavallo podolico

Il caciocavallo podolico del Gargano è una delle cose che devi assolutamente mangiare a Carpino e dintorni.

Ti capiterà spesso, se giri in macchina, di imbatterti nelle mucche che pascolano nei campi e che, ogni tanto, si avventurano un po’ troppo raggiungendo la strada.

Il caciocavallo podolico è un prodotto unico ed è anche questo presidio Slow Food. Questa razza di mucche produce pochissimo latte e solo in determinati periodi dell’anno. Per questo motivo la commercializzazione è, per ora, per lo più familiare e locale: non perdere la possibilità di assaggiare questa prelibatezza!

 

 

Le orecchiette

Dici Puglia e pensi, ovviamente, orecchiette! Anche nella cucina del Gargano non poteva mancare questo tipo di pasta ormai famoso in tutto il mondo. Assaggiale con le cime di rapa, ma anche al sugo.

 

Cosa mangiare a Carpino e dintorni: Orecchiette alle cime di rapa al Ristorante Belvedere di Ischitella.

Orecchiette alle cime di rapa al Ristorante Belvedere di Ischitella.

 

Gli strascinati

Gli strascinati sono una specie di orecchiette più grandi e aperte. Anche queste sono preparate senza uovo e si servono con cime di rapa, salsa o sugo.

 

Strascinati al sugo.

Strascinati al sugo all’Agriturismo Biorussi di Carpino.

 

L’olio extra – vergine d’oliva

L’olio extra – vergine d’oliva è un prodotto che non può mancare nella cucina del Gargano.

Spostandoti da una parte all’altra dello sperone d’Italia ti renderai conto che gli ulivi sono parte integrante del territorio, della sua bellezza e della sua cultura. L’olio non è solamente un prodotto commerciale o un condimento per i cibi, l’olio fa parte della tradizione pugliese e garganica.

All’olio e alle olive vengono dedicate feste come quella che si tiene ogni anno a Carpino. Frasca, fanoia e olio novello è una manifestazione che incrocia sacro e profano, è un momento di incontro per la collettività ed è la tradizione che continua a vivere al suono della tarantella dei cantori di Carpino.

L’olio e gli ulivi centenari che si susseguono in queste terre sono custodi di una storia che continua a vivere negli occhi di anziani che dimostrano 60 anni e in quelli dei più giovani che ogni giorno si impegnano per non dimenticarla.

 

Il pancotto

Un piatto povero e semplice diffuso in tutto il foggiano. Il pancotto è la tradizione contadina.

Le varianti della sua ricetta sono davvero tantissime: da chi usa il brodo invece che l’acqua per cucinare il pane, a chi aggiunge erbe selvatiche invece delle bietole. L’ingrediente che non cambia è il pane… e l’olio a crudo prima di mangiarlo!

Io ho avuto la fortuna di assaggiare il pancotto preparato da Michele Simone, presidente della Pro Loco di Carpino, durante la festa Frasca, fanoia e olio novello a cui ti consiglio di partecipare se visiti il Gargano a dicembre.

 

 

Le cartellate

Le cartellate sono un dolce tipico natalizio pugliese. La simbologia vuole che queste ricordino l’aureola di Cristo, ma anche la corona di spine indossata al momento della crocifissione. Sono un dolce davvero semplice, ma molto buono: pasta sfoglia fritta impregnate nel vincotto o nel miele (quest’ultime nel foggiano prendono il nome di scarole). Io le preferisco nella seconda versione, magari ricoperte di mandorle!

 

Cosa mangiare a Carpino e dintorni: Le cartellate, dolci tipici natalizi pugliesi.

Le cartellate, dolci tipici natalizi pugliesi.

 

Gli agrumi

Tra i Comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Gargano vengono coltivati gli agrumi del Gargano che sono, tra l’altro, presidio Slow Food. Sulla costa italiana che affaccia sull’Adriatico non si trovano altri agrumeti oltre a quelli di queste zone.

Limoni, arance e mandaranci qui crescono tutto l’anno regalando colori e profumi unici a chi decide di fare una passeggiata tra gli alberi di una delle aziende agricole del territorio.

 

Ceste di agrumi del Gargano, elementi tipici della cucina del Gargano.

Ceste di agrumi del Gargano.

 

La cucina del Gargano: dove mangiare a Carpino e dintorni

Dopo averti raccontato le prelibatezze della cucina del Gargano, ora ti consiglio dove mangiare a Carpino e dintorni consigliandoti 6 ristoranti.

 

La Cruna del Lago

Affacciato sul Lago di Lesina questo ristorante – pizzeria ha qualcosa di davvero unico: la voglia di provare, innovare e ricercare. A La Cruna del Lago chiedi di assaggiare la pizza di grano arso con salicornia, pomodori e pecorino: non te ne pentirai!

 

 

Agriturismo Biorussi

Ho letteralmente adorato questo posto.

Maria Giulia, la proprietaria, è una ragazza piena di idee capaci di rispettare sempre e totalmente la tradizione. Ne sono una dimostrazione le bellissime bottiglie in ceramica d’olio extra – vergine dedicate alla nonna “Marì“.

 

Bottiglie in ceramica d'olio extra - vergine d'oliva dell'agriturismo biorussi di carpino.

Bottiglie in ceramica d’olio extra – vergine d’oliva.

 

Il ristorante dell’Agriturismo Biorussi è molto bello e si mangia all’interno di una sala dai muri in pietra. I piatti sono quelli tradizionali, a cui si aggiunge sempre un po’ di innovazione. Strascinati, parmigiana di borraggine, involtini al profumo di arancia e paté di olive leccino sono alcuni dei piatti che qui ho assaggiato e che difficilmente dimenticherò.

 

 

Agriturismo Villa Costanza

Semplice e tradizionale l’Agriturismo Villa Costanza propone piatti saporiti che riprendono un po’ tutti i sapori della cucina tipica delle zona. Qui ho mangiato delle ottime fave di Carpino e una buonissima zuppetta di fave e zucca.

 

zuppetta di fave e zucca all'agriturismo villa costanza.

Zuppetta di fave e zucca.

 

Azienda Agricola Cannarozzi

Se penso all’Azienda Agricola Cannarozzi mi vengono subito in mente olio e fave. Qui si è circondati dagli uliveti e immersi nei versi di pecore e oche: la natura fa da padrona e ci si sente subito più rilassati.

A tavola le fave sono le protagoniste. Qui si producono le famose fave di Carpino e proprio quelle dell’Azienda Agricola Cannarozzi sono volate nello spazio insieme a Samanta Cristoforetti nella zuppa appositamente confezionata per la missione spaziale Futura.

 

La zuppa che è andata nello spazio che contiene le fave di Carpino.

Zuppa spaziale con le fave di Carpino.

 

Agriturismo Falcare

A Cagnano Varano, immerso nel verde e nel silenzio, l’Agriturismo Falcare è adatto a chiunque abbia voglia di rilassarsi mangiando prodotti genuini. Salumi, formaggi e orecchiette al sugo di maiale e funghi porcini… ho fame solo a ripensarci!

L’agriturismo è anche fattoria didattica: un ottimo luogo dove portare i bimbi!

 

Orecchiette al sugo di maiale e funghi porcini all'agriturismo falcare.

Orecchiette al sugo di maiale e funghi porcini.

 

Ristorante Belvedere

A Ischitella il Ristorante Belvedere propone piatti fatti in casa, dai sapori semplici e genuini. Nell’antipasto non perderti i sottaceti fatti dalla mamma dei gestori che “comanda” in cucina.

 

Zuppa di fagioli e cicoria al ristorante belvedere di ischitella.

Zuppa di fagioli e cicoria.

 

Spero di averti dato consigli interessanti e di averti fatto venire un po’ di acquolina in bocca!

Per qualsiasi dubbio, domanda o consiglio, non esitare a scrivermi o lasciarmi un commento.

 

In collaborazione con Daunia Press Tour, Comune di Carpino e Comune di Ischitella.

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2 commenti

Alessia M 11 Gennaio 2019 - 17:41

Ciao Selene! Bellissimo articolo sulla mia bella terra. Anche a me piace andare sempre alla scoperta di nuovi luoghi dove andare a mangiare e scoprire la cucina locale. Se posso farti solo un piccolo appunto sulle cartellate: cartellate sono quelle condite col vincotto e scarole quelle col miele, o almeno così è nel foggiano. Sappiamo bene che in una stessa regione esistono stessi piatti ma con nomi diversi 🙂 buona giornata, Alessia

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Selene Scinicariello 11 Gennaio 2019 - 17:56

Grazie mille di essere passata Alessia!
Sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto e se ti capiterà di provare uno di questi ristoranti, mi raccomando, fammi sapere se ti è piaciuto! 🙂
Grazie mille per l’appunto! A noi le hanno servite come cartellate entrambe, ma aggiungerò la notizia che mi hai appena dato (almeno il post sarà più chiaro!).
Un abbraccio

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