Golosaria Monferrato: sagre, vino e infernot

di Selene Scinicariello

Golosaria Monferrato è una di quelle manifestazioni poco conosciute che meriterebbero un po’ più di pubblicità e un po’ più di impegno da parte di chi gestisce gli eventi sparsi sul territorio piemontese. La manifestazione Golosaria organizza diversi eventi durante l’anno: l’appuntamento in Monferrato, quello a Milano e uno a Padova. La manifestazione di cui  ti parliamo in questo post è, appunto, quella che si svolge tra i borghi del Monferrato.

 

Golosaria Monferrato: tra sagre e buon vino

 

L’evento di Golosaria è un’ottima occasione low cost per scoprire i vini e i prodotti piemontesi.

L’evento è composto da tante piccole attività enogastronomiche in più paesi della zona del Monferrato.

 

Golosaria Monferrato: come funziona…

 

Molte attività programmate da Golosaria sono gratuite, altre hanno comunque costi ridotti (tranne magari qualche pranzo o cena gourmet in ristoranti di un certo livello, che, però, a noi non interessano particolarmente).

Sul sito dell’evento ti basta sfogliare l’elenco dei borghi partecipanti per trovare gli eventi che più ti interessano (pranzi, cene, feste, musei, passeggiate, wine tasting… chi più ne ha, più ne metta!).

Io e Stefano puntiamo, come penso tu stia imparando a capire, al cibo e, soprattutto, al vino!

 

… e cosa si mangia?

 

Nel 2017 abbiamo scelto per il pranzo una sagra a Montiglio Monferrato: menù degustazione a 20 euro (in due ci abbiamo tranquillamente mangiato… come puoi ben vedere dalle foto!).

Mentre nel pomeriggio ci siamo spostati a Grazzano Badoglio, luogo di nascita proprio di quel Badoglio (e chi lo sapeva?! C’è anche un museo in paese, ma noi non abbiamo avuto tempo di visitarlo).

 

 

A Grazzano, con 5 euro, abbiamo acquistato un bicchiere con la classica taschina a tracolla che ci permetteva, passeggiando per i vicoli del borgo, di degustare senza limiti alcuni dei vini del territorio.

Le degustazioni si svolgevano in più punti del paese segnalati su di una cartina consegnataci all’inizio del percorso.

Abbiamo, così, avuto modo di conoscere un po’ il paesino.

Abbiamo visitato la Tenuta Santa Caterina, bellissima location dove oggi sorge un magnifico relais con una meravigliosa cantina storica e alcuni infernot.

 

 

Gli Infernot del Monferrato: cosa sono?

 

Ti starai domandando cosa sono gli infernot

Gli infernot sono dei locali sotterranei scavati a mano in un particolare tipo di arenaria o nel tufo.

Qui non arriva la luce del sole e non si ha nessun tipo di areazione diretta. Un tempo questi luoghi venivano utilizzati come cantine (spesso vi si buttava dentro della neve per tenere al freddo il cibo più facilmente deperibile) e, soprattutto, come deposito per la conservazione del vino imbottigliato.

Gli infernot li abbiamo conosciuti l’anno prima a Fubine sempre durante la manifestazione Golosaria.

Visto che ci siamo, ti consigliamo di visitare questo bellissimo borghetto se ti capita l’occasione (magari durante la prossima edizione di Golosaria), fosse solo per la stupenda terrazza che si affaccia sulle colline del Monferrato.

 

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Torniamo al racconto su Grazzano.

A fine giornata, infatti, ci siamo diretti alla Chiesa dei Santi Vittore e Corona, i cui interni sono davvero ben tenuti e il cui chiostro è molto affascinante, per mangiare un po’ della zuppa di legumi che veniva offerta in occasione della cerimonia di chiusura di Golosaria (giusto in tempo… ho preso uno degli ultimi mestoli!).

 

Pro e contro di Golosaria Monferrato

 

A noi Golosaria in Monferrato piace molto: con poca spesa si ha l’occasione di trascorrere una giornata fuori città, scoprendo luoghi inaspettati e ottimi prodotti del territorio.

In alcuni casi le degustazioni sono totalmente gratuite e, se nessuna sagra fa per te, l’alternativa del pranzo al sacco è sempre una buona idea, tanto tra i vari mercatini qualcosa stuzzicherai di certo, approfittando degli assaggi!

Attenzione: è facilissimo tornare a casa con una forma di formaggio! La tentazione è enorme e noi purtroppo non resistiamo mai!

C’è da dire, però, che non sempre gli eventi soddisfano le nostre aspettative.

A Grazzano, ad esempio, siamo rimasti un po’ delusi dall’organizzazione.

Lo stand per l’acquisto dei bicchieri si trovava nella piazza centrale, ma non aveva indicazioni. Il personale allo scoccare delle cinque si è spostato frettolosamente per conquistare un piatto di zuppa davanti alla Chiesa, abbandonando le postazioni.

Il taglio della torta continuava a venir rimandato (noi ce ne siamo andati dopo mezz’oretta) per permettere alle cariche politiche del posto di farsi scattare un po’ di foto (dimenticandosi che il popolo non si lascia mai affamato!).

In ogni caso, la giornata è trascorsa, mangiato abbiamo mangiato, bevuto abbiamo bevuto… perciò la smetto di lamentarmi!

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