Il periodo natalizio mi riporta sempre con la mente alla casa di mia nonna. Durante i pomeriggi di festa, la porta della cucina rimaneva chiusa per smorzare i rumori di mestoli e pentole, ma la casa si riempiva comunque del profumo intenso delle frittelle. Ricordo che in giro per casa erano disseminati enormi cabaret di pasticceria pieni zeppi di ogni leccornia e i cestini di vimini erano ricolmi di datteri, fichi secchi, pistacchi, noci e “vallane” (nocciole). Oggi, allora, voglio consigliarvi i 7 dolci tipici di Gaeta da mangiare a Natale e da portare sulle vostre tavole imbandite a festa!
Cosa troverai in questo articolo
1 – Sciuscelle
Tra i dolci tipici natalizi di Gaeta, le sciuscelle sono le mie preferite: ne mangerei a quintali!
Il nome in dialetto fa riferimento alla carruba: il suo aspetto allungato e la glassa di cioccolato, infatti, ricordano i frutti del sempreverde particolarmente diffuso nei dintorni della cittadina.
Gli ingredienti principali sono farina, miele, zucchero, cacao, chiodi di garofano, cannella e altre spezie a piacere. Il biscotto, poi, viene ricoperto con un naspro (glassa) al cioccolato fondente.
Il risultato è un dolce dalla consistenza dura, ma un po’ gommosa che ricorda quasi un pan speziato. Il tocco magico è proprio la glassa al cioccolato che rende questo biscotto una vera e propria prelibatezza!
2 – Mostaccioli
Sono più buone le sciuscelle o i mostaccioli? La diatriba è uno dei grandi classici delle feste: io, ad esempio, vado pazza per le prime, ma mia mamma preferisce di gran lunga i secondi. Quel che è certo è che un cabaret di dolci natalizi a Gaeta deve includerli entrambi!
I mostaccioli sono tipici anche di altre zone del Sud Italia: di Napoli, ad esempio.
I mostaccioli gaetani, però, si differenziano dai cugini campani per la presenza della cotognata, una sorta di gelatina di mele cotogne.
All’interno dei mostaccioli, oltre alla cotognata, ci sono miele, canditi, nocciole (o mandorle), gocce di cioccolato, biscotti sbriciolati e cacao.
Anche questi, come le sciuscelle, vengono ricoperti con una golosa glassa al cioccolato fondente.
3 – Susamielli
Diffusi in tutta la zona del Sud pontino e a Napoli, i susamielli sono biscotti a forma di S dall’origine molto antica.
Pare, infatti, che il nome derivi dal greco sesamon o dal latino sesamun + mel e che faccia riferimento agli ingredienti con cui una volta veniva fatto il dolce.
Oggi i susamielli vengono preparati con un impasto di farina, miele, zucchero e spezie come cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Ogni S è guarnita con una mandorla centrale.
Secondo me sono buonissimi la mattina con il latte o dopocena inzuppati nel Marsala.
4 – Roccocò

Roccocò napoletani.
Ruthven, CC0, via Wikimedia Commons.
I roccocò sono un altro dei dolci tipici di Gaeta del periodo natalizio diffusi anche a Napoli.
A differenza dei biscotti napoletani, i roccocò gaetani sono più morbidi e hanno un sentore più intenso di cacao.
Questi biscotti a forma di ciambella sono preparati con farina, mandorle, zucchero, miele, cacao, scorza d’arancia, mix di spezie.
Sono perfetti da gustare a fine pasto o a colazione.
5 – Struffoli

Struffoli.
Steve-081, Public domain, via Wikimedia Commons.
Gli struffoli sono sicuramente un grande classico del Natale napoletano, ma sono decisamente diffusi anche nel Basso Lazio. A casa di mia nonna non mancavano mai e ne preparava a quintali!
Queste piccole palline preparate con farina, uova, burro e zucchero vengono ricoperte con miele e zuccherini colorati per dargli un aspetto ancor più allegro e di festa.
Buoni eh, ma per quanto mi riguarda gli struffoli sono una delle cose più dolci del mondo!
6 – Ciammelle
Le ciammelle sono uno dei dolci tipici di Gaeta che ha rischiato di andare perduto. Molto famose agli inizi del Novecento, erano il dolce delle feste, ma con il trascorrere degli anni le pasticcerie hanno smesso di venderle (forse per la troppa semplicità del prodotto?) e ora sono pochi i luoghi dove acquistarle.
Queste frittelline, che non sono né bignè, né ciambelle, sono tipiche del quartiere di Porto Salvo (Borgo Elena) da cui prendono anche il nome: ciammelle elenesi.
L’impasto è semplice: farina, uova e olio d’oliva. La parte golosa arriva alla fine, quando vengono ricoperte di una glassa bianca di zucchero e limone.
7 – Crespelle di Maenza

Frittelle con uvetta simili a quelle preparate da mia nonna.
Foto di Marjon Besteman-Horn da Pixabay.
Infine ci sono le crespelle di Maenza che, come dice il nome, sono tipiche di Maenza, un piccolo comune della provincia di Latina. Mia nonna, però, preparava una versione simile di queste frittelline ogni Capodanno (anche se non le chiamava crespelle, ma zeppole e si differenziavano dall’originale per la forma).
Le crespelle di Maenza vengono preparate con farina, lievito, limone grattuggiato, succo di limone, uvetta, mandorle e pinoli (mia nonna usava solamente l’uvetta).
L’impasto viene fatto lievitare e poi fritto in forma di bastoncino (a casa mia si usava farle semplicemente a forma di palletta).
Sono golosissime!
Dove assaggiare i migliori dolci tipici di Gaeta sotto Natale
Se vorrai assaggiare i dolci tipici gaetani di cui ti ho parlato, io ti consiglio due pasticcerie.
La prima, quella che preferisco, è la Pasticceria Lanzetta: la mia famiglia la frequenta da sempre e qui le sciuscelle sono favolose!
La seconda è la Pasticceria Stenta, molto amata e rinomata in città.
Spero di averti ingolosito abbastanza con questi dolci natalizi tipici di Gaeta: se passerai da questa cittadina laziale durante le feste, non dimenticare di fare un salto in pasticceria e leggi i miei consigli su cosa fare a Gaeta in inverno!
Se sei curioso di conoscere altre golosità gaetane, leggi la guida su cosa mangiare a Gaeta assolutamente!
Ti suggerisco di leggere anche tutti i consigli su Gaeta nella sezione che ho dedicato alla mia “seconda città” se hai intenzione di visitarla prossimamente.
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