Non è facile districarsi tra la miriade di volumi scritti sull’argomento ed è per questo che ho scelto di consigliarti 11 libri sull’Unione Sovietica che, secondo me, devono essere letti almeno una volta. Non sarà di certo una lista esaustiva, ma sicuramente è un buon inizio.
Saranno i ricordi delle lezioni di lingua russa al Liceo o semplicemente un istinto che mi porta sempre più verso Est, ma questo sconfinato Paese mi affascina e attira in continuazione. E così, se di romanzi russi ne ho letti un po’, continuo a ricercare nuovi spunti di lettura per capire la Russia contemporanea e la Storia dei suoi Paesi confinanti attraverso libri sulle Repubbliche Ex – Sovietiche e volumi ambientati ai tempi dell’URSS.
In questa lista ti ho parlato di quelli che, secondo me, sono alcuni dei migliori libri ambientati in Unione Sovietica: dai grandi classici ad analisi moderne, passando per romanzi senza tempo.
Cosa troverai in questo articolo
1 – La Madre di Maksim Gor’kij
Il primo dei libri sull’URSS che ti consiglio è La Madre di Maksim Gor’kij, scrittore e drammaturgo russo considerato il padre del realismo socialista e autore particolarmente amato da Stalin.
Il romanzo, datato 1906, è ovviamente in linea con i canoni dell’epoca e celebra il pensiero comunista.
La trama racconta la storia del giovane Pavel Vlasov, operai socialista, che organizza riunioni in casa per discutere dei diritti dei lavoratori.
La madre del ragazzo, Pelageja Nilvona Vlasova, influenzata e fiera delle idee del figlio, si libera da ogni timore ed effettuata un cambiamento: da moglie impaurita e sottomessa si ritroverà a distribuire volantini e a urlare appelli ai lavoratori.
La Madre è un libro che aiuta a capire il periodo della Rivoluzione Bolscevica e che ti introdurrà alla storia degli anni che verranno.
2 – Cuore di cane di Michail Bulgakov
Michail Bulgakov è uno dei più grandi romanzieri del Novecento e tra le sue opere più famose c’è sicuramente Il Maestro e Margherita.
Il libro che oggi ti consiglio di leggere, però, è Cuore di cane.
Questo romanzo fantascientifico – satirico del 1925 circolò in Unione Sovietica solo dopo la morte dell’autore come samizdat, cioè in clandestinità.
In Italia il racconto arrivò nel 1967, mentre in Russia fu pubblicato solamente nel 1987.
La storia narra le vicende di Sharik, un cane randagio a cui vengono trapiantati i testicoli e l’ipofisi (una ghiandola endocrina) di un uomo.
Dopo l’operazione Sharik inizia a camminare eretto, perde la coda, i peli, gli artigli e acquista la parola trasformandosi in un uomo vero e proprio. Il cane assume le caratteristiche dell’uomo deceduto, tra cui una retorica comunista fatta di frasi e discorsi di Marx ed Engels, ma non perde il suo istinto animale. Sharik, infatti, insegue i gatti per casa, tenta di aggredire sessualmente le domestiche e mangia in maniera volgare e ineducata.
La storia ha diverse chiavi interpretative: si pone come una satira dei nuovi ricchi creati dalla Rivoluzione e come una critica nei confronti di un accanimento scientifico che rischia di non portare a nulla di buono.
3 – Il dottor Živago di Boris Pasternak
Il dottor Živago di Pasternak è uno dei più grandi capolavori della letteratura russa e uno dei migliori libri sull’URSS.
Il libro fu rifiutato in patria, ma riuscì ad arrivare in Italia dove venne pubblicato in anteprima mondiale nel 1957 da Feltrinelli.
Il volume valse a Pasternak il Premio Nobel che, però, non fu in grado di ritirare a causa della forte opposizione di Chruščëv che lo accusò di tradimento.
La storia racconta le vicende amorose di Jurij Andreevič Živago diviso tra l’amore per la moglie Tonia e la bella Lara. Il tutto si svolge sullo sfondo della guerra civile tra bianchi e rossi scatenatasi a seguito della Rivoluzione d’Ottobre.
Il libro non piacque affatto al partito perché non seguiva i canoni del realismo socialista e, inoltre, tra le sue pagine sconfessava la visione eroica della guerra.
4 – Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn

Archivi Mondadori, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons.
Una storia simile a quella di Pasternak fu vissuta da Aleksandr Solženicyn, autore del famosissimo Arcipelago Gulag.
Lo scrittore, uno dei principali dissidenti russi, fu internato in un campo di lavoro (GULag), costretto all’esilio in uno sperduto villaggio kazako e, infine, espulso dall’URSS.
Arcipelago Gulag è il suo libro più famoso.
Il libro – inchiesta gli valse il Premio Nobel nel 1970, premio che, però, fu in grado di ritirare solamente nel 1974 dopo l’espulsione dal suo Paese d’origine.
Il libro fu il primo che portò all’attenzione del mondo il sistema dei GULag sovietici. In questi luoghi di detenzione i prigionieri venivano rieducati attraverso il lavoro forzato in condizioni di vita al limite dell’umano.
Solženicyn, in Arcipelago Gulag, raccontò la vita all’interno dei campi.
Attraverso le pagine del libro mostrò come il Potere fosse in grado di governare solamente sotto la minaccia dell’imprigionamento e come gran parte dell’economia del Paese si basasse proprio sul lavoro forzato.
Questo è sicuramente uno dei più importanti e completi libri sull’Unione Sovietica che tu possa leggere.
5 – Una giornata di Ivan Denisovič di Aleksandr Solženicyn
Se la mole di Arcipelago Gulag ti spaventa, allora ti suggerisco di iniziare con un altro capolavoro di Solženicyn: Una giornata di Ivan Denisovič.
Questo è uno dei miei libri preferiti ambientati in URSS. Nonostante sia stato scritto negli anni Sessanta, infatti, la scrittura è pulita, semplice e scorrevole.
L’uscita del racconto sulla rivista Novyj Mir nel 1962 fu un evento eccezionale. Mai prima di allora, infatti, era stato pubblicato un testo di dissenso verso il partito. La storia, inoltre, portò sotto gli occhi di tutti la realtà dei terribili campi di detenzione.
Chruščëv in persona prese la decisione di pubblicare il libro per rafforzare la sua campagna di destalinizzazione.
Una giornata di Ivan Denisovič racconta un giorno qualsiasi di un detenuto di un Gulag e lo fa con chiarezza, semplicità e freddezza. Le parole di Solženicyn entrano dentro e colpiscono cuore e stomaco.
Ivan Denisovič è un eroe e le sue gesta sono tutte rivolte alla sopravvivenza fisica e dell’animo.
Il racconto di Solženicyn non fu il semplice resoconto di un fatto, ma un messaggio di speranza: qualcuno, finalmente, raccontava la verità.
Tutti i prigionieri dei gulag sono stati Ivan Denisovič, in tanti si sono ritrovati nella sua descrizione, nei suoi gesti e in quella giornata.
La grandezza di questo racconto sta proprio nella sua universalità. La brutalità dei campi di lavoro in Unione Sovietica esce fuori in tutta la sua atroce verità e lo fa senza bisogno di troppa retorica.
6 – I racconti di Kolyma di Varlam Šalamov
Un altro interessante libro che parla dei gulag sovietici è I racconti di Kolyma di Varlam Šalamov.
L’autore fu anche lui, come Solženicyn, prigioniero di un campo di lavoro. Finì prima ai lavori forzati in un campo negli Urali e poi nella regione della Kolyma, un’area della Siberia Orientale dove i prigionieri erano impiegati nelle miniere d’oro e in quelle di carbone.
In quella landa desolata, una delle più inospitali della Russia, pare morirono circa 3 milioni di persone.
Dopo la riabilitazione e il ritorno a Mosca, Šalamov fu in grado di far circolare i suoi scritti in maniera clandestina.
Nel 1978 I racconti di Kolyma fu pubblicato in Inghilterra.
Il libro è una raccolta di racconti, spesso molto brevi, sulle esperienze vissute durante gli anni della prigionia.
Tra le sue pagine si susseguono una serie di immagini così dure, che è difficile solo immaginarle e che fa male solo a pensarle.
Il freddo, la fame, la paura di morire e di perdere il senno, la stanchezza, il silenzio della mente, il dolore autoinflitto per trascorrere almeno un giorno in infermeria: quello di Šalamov è un racconto straziante che non dimenticherai tanto facilmente. Un racconto che ti entrerà dentro, che ti farà riflettere e che ti farà riscoprire il valore della libertà.
Collegato al libro di Šalamov voglio suggerirti anche I diari della Kolyma di Jacek Hugo-Bader.
Il reporter polacco, in tempi recenti, ha deciso di partire per un viaggio in quella lontana e desolata terra per provare a capire come si vive oggi in quel luogo dove milioni di persone hanno perso la vita.
7 – Ragazzi di Zinco di Svjatlana Aleksievič
Tra i libri sull’URSS, quelli di Svjatlana Aleksievič hanno la capacità di affrontare la Storia da angolazioni diverse, uniche e sempre interessanti.
L’autrice, che nel 2015 è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura, in Ragazzi di Zinco sceglie di affrontare un tema di cui si parla sempre troppo poco: il conflitto combattuto in Afghanistan dall’Unione Sovietica. Un conflitto, quello, che vide migliaia di giovani partecipare alla guerra con la convinzione di fare qualcosa di grande per il proprio Paese. Un conflitto, quello, che vide morire almeno 14.000 di loro.
Il titolo del libro fa riferimento alle casse di zinco in cui venivano sigillati i corpi dei giovani deceduti così che nessuno potesse vedere le reali condizioni del feretro.
Il titolo fa riferimento all’ennesima verità nascosta di un regime che mandava a morire il proprio popolo.
Crudo e straziante, Ragazzi di Zinco lascia parlare il dolore di amici, parenti e madri di coloro che non sono più tornati in Russia, ma anche di coloro che sono rientrati, ma non come sono partiti.
8 – La guerra non ha un volto di donna di Svjatlana Aleksievič
Sempre Svjatlana Aleksievič racconta un altro conflitto, questa volta di qualche anno prima: l’autrice affronta la Seconda Guerra Mondiale evidenziando il ruolo che ebbero le donne.
La guerra non ha un volto di donna venne scritto nel 1983, ma solo due anni più tardi venne pubblicato a causa di numerosi problemi con la censura sovietica.
Il libro raccoglie una serie di toccanti testimonianze su quello che le donne vissero durante il secondo conflitto mondiale.
Si parla di ragazze appena diciottenni che accorsero al fronte per riempire i vuoti e rafforzare l’esercito, di infermiere costrette a curare e amputare in condizioni disumane e di donne che combatterono per la Patria per poi essere emarginate al loro ritorno poiché rimaste troppo tempo a contatto con gli uomini.
Il volume di Svjatlana Aleksievič parla di lacrime mai piante e di paure, parla di una società che non ha mai riconosciuto il valore delle sue donne, parla di un mondo maschilista che ha dimenticato compagne, sorelle e madri.
9 – Imperium di Ryszard Kapuściński
Imperium racconta i viaggi di Ryszard Kapuscinki nelle zone più remote della Russia durante gli anni dell’URSS, quando viaggiare tra i Paesi dell’Unione non era semplice e a volte anche un po’ rischioso.
Kapuscinki racconta le sue avventure dalla Bielorussia alla Siberia passando per l’Armenia, muovendosi dal Baltico fino all’Oceano Pacifico durante l’intera sua esistenza, dall’infanzia fino all’età adulta, quando ormai l’URSS non era altro che un ricordo.
Imperium racconta la Russia nella sua vastità, nella sua immensa varietà di popoli e tradizioni, racconta l’URSS nelle sue contraddizioni e nei suoi errori più atroci.
Kapuscinki prova a svelare la complessità di un Paese distante dalla cultura occidentale cercando di farlo attraverso le persone che incontra.
L'”Impero”, allora, si svela attraverso il lato umano e diretto in una polifonia di incontri e testimonianze che rendono il viaggio indimenticabile.
10 – Buonanotte, Signor Lenin di Tiziano Terzani
Sulla scia di Imperium nasce Buonanotte, Signor Lenin di Tiziano Terzani, uno dei libri sull’Unione Sovietica che preferisco.
Il libro non è altro che il reportage scritto dallo scrittore nei giorni in cui l’URSS si stava dissolvendo.
Terzani, trovandosi in Russia per un viaggio stampa, decide di abbandonare i compagni per proseguire l’avventura da solo in direzione Mosca per capire ciò che stava accadendo.
La Storia stava cambiando, lo scrittore lo aveva capito e non avrebbe perso l’occasione di vivere quel cambiamento epocale.
Siberia, Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan, Azerbaigian, Georgia e Armenia sono le tappe del viaggio di Terzani che si sviluppa tra incontri con politici, esponenti di nuovi partiti e importanti figure religiose.
Quello che si apre alla vista del giornalista è un mondo che cambia, dove antichi nazionalismi rivivono e dove l’odio rischia di diventare il prossimo padrone.
Buonanotte, Signor Lenin è un libro che, nonostante sia stato scritto parecchi anni fa, è capace di far aprire gli occhi su molti degli avvenimenti presenti. La Storia non è mai fatta solo di presente e ciò che avviene oggi è la conseguenza di azioni passate.
Il libro di Terzani è uno dei migliori libri da leggere per capire la Russia di oggi e la Storia dei suoi Paesi confinanti.
11 – Quando c’era l’URSS di Paolo Piretto
Infine, l’ultimo dei libri sull’Unione Sovietica che ti consiglio è Quando c’era l’URSS di Paolo Piretto, un interessante volume che ripercorrere la storia della Russia sovietica in una serie di capitoli in cui il mondo di allora viene analizzato attraverso tutte le sue forme culturali.
Cinema, letteratura, iconografia, arte e pubblicità si mescolano ad aneddoti, digressioni e approfondimenti che illustrano la storia e la realtà di un mondo che nasceva per contrapporsi a quello precedente.
Il volume di Piretto è molto bello perché non parla solo della storia passata dell’URSS, ma illumina sulla contemporaneità. Bisogna sempre stare in guardia davanti a una verità che viene celata dietro a immagini scintillanti e discorsi pieni di retorica.
Quelli che ti ho consigliato sono 11 tra i più interessanti libri sull’Unione Sovietica: la letteratura sull’argomento è, ovviamente, molto più vasta. Spero, comunque, di averti lasciato qualche interessante spunto di lettura.
Se sei interessato alla Russia, ti consiglio di leggere anche l’articolo dedicato ai film ambientati in Russia.
Un consiglio per leggere questi 11 libri sul’Unione Sovietica
Alcuni di questi volumi sono presenti anche in formato Kindle su Amazon.
Il suggerimento che voglio darti è quello di provare Amazon Kindle Unlimited, un servizio proposto da Amazon che per 9,99 € al mese ti permette di avere accesso ad un catalogo di oltre 1 milione di eBook.
Puoi provare il servizio gratuitamente per 30 giorni al termine dei quali potrai disdire l’abbonamento senza alcun problema.
Secondo me è una bella opportunità e ti consiglio di provarla.
In questo post sono presenti link di affiliazione Amazon: se decidi di effettuare un acquisto, il sito mi riconoscerà una percentuale. Non ci saranno assolutamente costi aggiuntivi per te, ma il tuo acquisto supporterà questo blog e il mio lavoro. Grazie di cuore!